(ANSA) - BOLOGNA, 13 GIU - "Siamo partiti dalla necessità che
la pubblica amministrazione e le imprese hanno carenza di
specialisti nella cyber security", "dobbiamo rispondere a questa
carenza di personale", esigenza tanto più urgente dal momento
che nel 2021 gli attacchi informatici nel mondo sono aumentati
del 10% rispetto all'anno precedente. Non solo: gli attacchi
contro l'Europa rappresentano il 21% (cioè un quinto) del totale
mondiale. Lo ha sottolineato Serse Soverini, deputato Pd primo
firmatario della proposta di legge sulla riorganizzazione del
sistema di istruzione e formazione tecnica superiore oggi a
Bologna per presentare un protocollo d'intesa sulla formazione
nella sicurezza informatica. "Siamo di fronte a un vuoto
enorme", ha sottolineato l'onorevole, a mancare all'appello sono
cinquemila unità di tecnici che non si riescono a trovare.
Quello presentato oggi è un progetto ambizioso che si
inserisce nel più ampio percorso verso la transizione digitale
del Pnrr. Di fronte alla carenza su scala nazionale di tecnici
specializzati in cyber security, il Comune di Bologna ha firmato
un protocollo d'intesa con Città Metropolitana e i Comuni
dell'area metropolitana per formare i tecnici di domani. Un
progetto nazionale a cui prendono parte anche il ministero
dell'Istruzione e il ministero della Transizione digitale,
insieme alla Regione Umbria.
"Andava creato un percorso condiviso e per farlo abbiamo
messo in campo la pubblica amministrazione, partendo dai comuni,
l'Its, la Regione, il ministero della Transizione digitale e il
ministero dell'Istruzione. Insomma, un lavoro di tessitura molto
forte, e adesso siamo in grado di aprire i primi corsi tra
Bologna e Perugia", ha detto Soverini. "L'obiettivo - continua -
è riuscire a diplomare dagli 8 ai 10 mila studenti all'anno, in
modo da rispondere alla domanda, ma anche essere all'altezza
delle sfide poste dalla transizione digitale". "Perché -
conclude - la sicurezza informatica è un pezzo fondamentale
della transizione digitale". (ANSA).