(ANSA) - ROMA, 11 OTT - Il progetto di digitalizzazione
riguarderà oltre 5,5 milioni di fotografie che, assieme a circa
500.000 disegni, andranno a produrre 6 milioni di nuove risorse
digitali, ciascuna corredata dai propri metadati descrittivi che
ne consentiranno la reperibilità all'interno della digital
library nazionale, obiettivo di sviluppo di lungo periodo
nell'ambito del PNRR. E' quanto prevede la gara per la
Digitalizzazione degli archivi fotografici delle Soprintendenze
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio (ABAP).
La digitalizzazione di questi materiali, spiega una nota, è
necessaria per garantire l'accesso a fonti documentali che sono
di fondamentale importanza per la conoscenza del patrimonio
culturale nazionale; costituisce inoltre una preziosa occasione
per effettuare un'attività di prevenzione e conservazione:
spesso, infatti, il materiale fotografico analogico è fragile e
soggetto a degrado chimico-fisico, che ne impedisce la
leggibilità. Dematerializzare le immagini conservate sui
supporti fisici è funzionale non solo ad una loro maggiore
accessibilità, ma anche ad una più duratura conservazione degli
originali analogici.
"Il progetto avrà un valore complessivo di 16,9 milioni di euro
e costituisce uno degli interventi più significativi mai
condotti prima a livello Italiano ed Europeo per mettere a
disposizione di tutti il patrimonio fotografico nazionale".
Tutto il materiale fotografico sarà digitalizzato e descritto
per mezzo di metodologie e strumenti allo stato dell'arte, e i
livelli minimi degli output digitali saranno conformi agli
standard internazionali, per garantire immagini ad alta
risoluzione e metadati di qualità.
Specifiche attività saranno inoltre rivolte all'analisi del
pregresso, volta al recupero di tutte le digitalizzazioni
realizzate nell'ambito di precedenti campagne di
digitalizzazione, nell'ottica della valorizzazione del
patrimonio digitale già in possesso degli istituti culturali.
Nelle successive fasi di restituzione al pubblico, il materiale
fotografico così acquisito potrà essere sottoposto al
processamento da parte di algoritmi di intelligenza artificiale
(AI) con l'obiettivo di estrapolare le informazioni implicite
contenute nei media digitali. Così facendo, sarà possibile
aggiungere uno strato di metadati "aumentati" alle descrizioni
prodotte dagli esperti di dominio durante i cantieri di
digitalizzazioni, andando ad arricchire il patrimonio
informativo pubblico in modo innovativo.
Nell'ambito del sub-investimento 1.1.5, Invitalia ha già
pubblicato due procedure: la prima, volta alla digitalizzazione
dei microfilm di manoscritti del Centro Nazionale per lo Studio
del Manoscritto di Roma, conclusasi il 20 settembre; la seconda,
attualmente aperta e con scadenza fissata al 7 novembre,
dedicata alla digitalizzazione di giornali quotidiani
postunitari e degli archivi di catasto dei capoluoghi di
Regione. A breve verranno pubblicate altre gare, con l'obiettivo
di digitalizzare i depositi museali, le opere d'arte per mezzo
di tecnologie 3D, i materiali sonori e audiovisivi, nonché altre
tipologie di archivi connesse al patrimonio culturale.
Tutti questi interventi contribuiranno al raggiungimento del
target europeo di programma che prevede, entro la fine del 2025,
65 milioni di risorse digitali pubblicate e accessibili per
mezzo della Digital Library. La scadenza della procedura è
fissata per il 14 novembre 2022. (ANSA).