(ANSA) - TERNI, 05 APR - "L'attuazione del Pnrr in Umbria in
questo momento è molto favorevole e ce lo confermano i dati del
registro Regis nazionale": a dirlo è stata la presidente della
Regione Donatella Tesei intervenendo a Terni alla presentazione
dell'analisi di Deloitte Private ed Esg89 Group, "Economic
Yearbook of Italy. Why Umbria - Il bello e il buono. Idee per il
futuro".
"Abbiamo attivato molti progetti, una sessantina - ha detto
ancora Tesei -, per importi che superano complessivamente i 560
milioni di euro e a questi si aggiungono altri 500 progetti più
piccoli per altri 80 milioni. Ad oggi l'Umbria ha intercettato
oltre 2 miliardi di euro. È evidente che la sfida adesso sono i
tempi e la dobbiamo affrontare con grande determinazione per la
realizzazione di tutti i progetti che siamo riusciti a farci
finanziare".
Dall'analisi presentata presso la sede della Fondazione Cassa
di Risparmio di Terni e Narni emerge che il 61% delle imprese
umbre punta su innovazione, digitalizzazione e integrazione
verticale. Il 72% sta investendo sulla filiera e il 100% ritiene
prioritario adottare strategie di riduzione dell'impatto
ambientale. Lo studio raccoglie testimonianze di aziende che,
nella loro lettura aggregata, offrono una panoramica sullo
scenario imprenditoriale del territorio umbro.
"La nostra idea di Umbria del domani - ha detto Tesei - è
semplice e concreta, quella di una regione che conservi le sue
caratteristiche fondanti, bellezza naturale, tradizioni,
tipicità dei borghi, aprendosi però all'esterno e collegandosi
con il mondo".
Giovanni Giorgetti, presidente di ESG89 Group, ha ricordato di
essere stato sempre "convinto che questo territorio ha delle
peculiarità uniche: una su tutte la capacità
artigianale-industriale del saper fare che ha permesso a tanti
'campioni' regionali di conquistare i mercati nel mondo". "Oggi,
dopo trent'anni - ha aggiunto -, la vera sfida è di lavorare per
un'Umbria come culla naturale della cultura della umana
sostenibilità, cioè di quello stile di vita dove salute,
ambiente e lavoro si coniugano con lo sviluppo economico e
diventare così attrattivi per chi in Umbria vuole investire e
vivere". (ANSA).
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