(ANSA) - PERUGIA, 02 MAG - Camera di Commercio e Arpa Umbria
rilanciano sulla transizione ecologica ed economia circolare
delle imprese.
In principio fu il protocollo di collaborazione (noto come il
"Patto dei sette"), siglato il 9 marzo 2022 da Camera di
commercio dell'Umbria, Regione Umbria, Arpa e le Associazioni di
categoria Confindustria, Cna, Confagricoltura e Confcommercio,
per attività di economia circolare con le finalità di promuovere
sul territorio regionale le azioni volte alla transizione
ecologica delle imprese. E ora, visto il successo di quel
protocollo (a seguito del quale 23 imprese umbre hanno
illustrato, con un workshop dedicato, quanto realizzato
nell'ambito dell'economia circolare, come l'utilizzo di materie
prime rinnovabili, l'efficientamento dei propri processi
produttivi e l'introduzione di pratiche di riuso e riciclo degli
scarti), Camera di commercio dell'Umbria e Agenzia regionale per
la protezione ambientale accelerano ancora sulla transizione
energetica con la stipula di un protocollo di collaborazione per
la transizione ecologica per attuare sinergie che promuovano
"congiuntamente iniziative progettuali, azioni formative ed
eventi di comunicazione in materia di economia circolare,
sviluppo sostenibile e cultura ambientale finalizzate al
coinvolgimento degli attori locali, delle imprese e degli enti
territoriali interessati".
Il tutto nell'ottica di "rafforzare il sistema imprenditoriale
locale e favorire un confronto tra il mondo delle imprese e le
amministrazioni".
I contenuti specifici del protocollo d'intesa sono stati
presentati nella sede della Camera di commercio dell'Umbria, in
occasione della firma ufficiale del documento di collaborazione
siglato dal presidente dell'Ente camerale, Giorgio Mencaroni, e
dal direttore di Arpa Umbria, Luca Proietti.
In concreto, cinque i punti chiave delle azioni previste nel
"Protocollo di collaborazione per la transizione ecologica"
sono:
1) l'utilizzo dello strumento normativo del sottoprodotto;
2) l'individuazione di sottoprodotti di interesse regionale e le
condizioni che ne agevolino la diffusione e circolazione;
3) il supporto allo sviluppo di azioni di simbiosi industriale
in un'ottica di potenziamento e consolidamento del principio di
economia circolare e sostenibilità;
4) la promozione nel territorio regionale di azioni volte alla
transizione ecologica/energetica delle imprese tramite ad
esempio la valorizzazione dello strumento delle Comunità
energetiche rinnovabili;
5) realizzare eventi formativi/divulgativi.
La Camera di Commercio dell'Umbria - spiega l'ente - ha tra gli
obiettivi strategici del triennio 2023/2025 quello di favorire
la transizione digitale ed ecologica delle imprese.
In particolare, la Camera di Commercio dal 2023 e fino a marzo
2024 dovrà realizzare il progetto "Transizione Energetica",
approvato e finanziato dal Fondo perequativo camerale e gestito
da Unioncamere, che prevede la realizzazione di eventi di
informazione e formazione per le imprese sulla transizione
energetica e sulle Comunità energetiche rinnovabili, "use case"
sull'applicazione dei sistemi di autoproduzione di energia nelle
filiere/settori di interesse per il territorio di competenza
della Camera, tavoli di confronto per le imprese e gli
stakeholder locali e un tavolo di progettazione territoriale
finalizzato alla costituzione di una Cer (Comunità energetica
rinnovabile).
Le imprese umbre che hanno investito in tecnologie e prodotti
green nel periodo 2017-2021 sono state 7.721, pari al 34,8% del
totale delle imprese della regione, con la provincia di Perugia
più lanciata in tecnologie e prodotti green rispetto a quella di
Terni: nel Perugino si tratta di 5mila 640 aziende il (35,8% del
totale delle imprese della provincia), nel Ternano di 1.631
(31,8% del totale delle aziende della provincia)
Secondo i dati Rapporto GreenItaly, lo studio pubblicato ogni
anno la Fondazione Symbola insieme ad Unioncamere, le imprese
umbre che hanno investito in tecnologie e prodotti green nel
periodo 2017-2021 sono state 7.721, pari al 34,8% del totale
delle imprese della regione, con la provincia di Perugia più
lanciata in tecnologie e prodotti green rispetto a quella di
Terni: nel Perugino si tratta di 5.640 aziende il (35,8% del
totale delle imprese della provincia), nel Ternano di 1.631
(31,8% del totale delle aziende della provincia).
Il dato dell'Umbria, benché sia di 2,8 punti inferiore alla
media nazionale (le imprese che investono nel green sono il
34,8% del totale delle aziende della regione, contro il 37,6%
della media nazionale), è buono tenendo conto delle
caratteristiche del sistema imprenditoriale umbro, molto
parcellizzato e ancora indietro su altri parametri, a cominciare
da quello dell'innovazione digitale (anche se dagli ultimi dati
è evidente l'accelerazione rispetto al passato e il recupero
delle posizioni). (ANSA).