(ANSA) - MESSINA, 14 FEB - "Un saldo positivo di 404 unità,
ma nei fatti la consistenza dell'imprenditoria messinese tra
aperture e chiusure nel 2022 registra un incremento ancor più
basso di quello del 2021, pari a 661, che evidenzia come
l'economia del territorio cresca sempre più lentamente e con
notevole difficoltà, con un tasso pari a 0,39". Sono i dati
elaborati dall'ufficio Statistica della Camera di comemrcio di
Messina secondo cui, nel 2022, a fronte di 2.400 nuove
iscrizioni (nel 2021, sono state 2.604), sono state denunciate
1.996 cessazioni (nel 2021, 1.943), che hanno portato lo stock
complessivo di imprese a 63.875 (nel 2021, 63.471).
Il "primato negativo" spetta al settore Commercio: - 363 (nel
2021, -309), seguito da Attività dei servizi di alloggio e di
ristorazione: -99 (nel 2021, -76); Attività manifatturiere: -69
(nel 2021, -32). Al contrario, migliora il settore
dell'Agricoltura, silvicoltura e pesca: un saldo sempre
negativo, ma in ripresa rispetto all'anno precedente: -11 (nel
2021, -47).
"Lo tsunami provocato dalla pandemia si è abbattuto su
un'economia già statica e asfittica - afferma la segretaria
generale della Camera di commercio, Paola Sabella - che
evidenzia sempre una sostanziale stasi e una debolezza del
tessuto imprenditoriale. Il quadro di quest'anno,
sostanzialmente, ricalca quello del precedente. Timidi segnali
di ripresa, ma, purtroppo, poco significativi. E anche per il
2022, come per il 2021, il notevole contributo dato dalle
regioni del Sud alla crescita del tessuto produttivo nazionale
non sembra trovare rispondenza nella realtà della nostra
provincia, dove ancora sono evidenti gli effetti disastrosi
provocati dalla pandemia". (ANSA).