(ANSA) - CROTONE, 10 NOV - A seguito delle operazioni di
accorpamento delle Camere di Commercio dell'area Calabria
centrale, con la costituzione della nuova Camera di Commercio di
Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia, il neo eletto presidente,
Pietro Falbo, ha visitato la sede territoriale di Crotone per
salutarne dipendenti e consiglieri.
Il presidente Falbo ha espresso "la volontà di avviare le
attività del nuovo ente all'insegna dell'unitarietà, della
collaborazione e della pari dignità dei territori
rappresentati".
Falbo, affiancato dal segretario generale, Bruno Calvetta e dai
neo Consiglieri espressione del territorio crotonese Giovanni
Ferrarelli, Antonio Casillo, Emilia Noce, Salvatore Mazza,
Francesco Maria Lagani e Luigi Albo, ha incontrato il personale
camerale, salutando personalmente ogni dipendente, e delineando
le linee guida del lavoro da porre in essere per garantire,
nella diversità dei territorio, la sinergia e la collaborazione
necessarie per costruire un futuro prospero per le imprese del
territorio.
Il presidente Falbo, dopo l'intervento di benvenuto del
segretario generale Calvetta, ha ringraziato il personale
camerale sottolineando "l'impegno che profonde nonostante le
carenze organiche e le difficoltà ed incertezze che il lungo
processo di accorpamento ha determinato. Volevo ringraziare
tutti - ha detto Falbo - per la dedizione e l'impegno profuso
nello svolgimento dell'attività lavorativa. Vogliamo rassicurare
che la nostra priorità sarà quella di tutelare l'organico
attualmente in servizio mantenendo il presidio di Crotone ed i
servizi che eroga alle imprese. Un saluto va al Presidente
uscente, per il lavoro svolto. Un particolare ringraziamento va,
inoltre, al segretario generale Calvetta il quale, sono sicuro,
continuerà a svolgere, con la professionalità e la dedizione che
lo contraddistinguono, le sue funzioni per il nuovo ente
camerale, così come in passato ha fatto per le singole Camere,
dimostrando di perseguire un'organizzazione unitaria che, pur
nella valorizzazione delle peculiarità territoriali, abbia un
obiettivo comune di sviluppo".
"La difficoltà maggiore - ha aggiunto il presidente Falbo- sarà
appunto quella di superare l'individualismo e pensare alla nuova
Camera di commercio come un'unica entità, la 'casa delle
imprese' di un unico grande territorio, che proprio dall'unione
trae la sua forza, diventando modello di sviluppo e trait
d'union con le istituzioni locali. Ho voluto citare Jack Monroe,
in occasione della mia elezione, il quale sosteneva che il
destino non è precostituito, ma lo facciamo ogni giorno con le
nostre azioni. Sono certo che noi, con le nostre azioni, faremo
il destino della nuova Camera di commercio. Dobbiamo trasmettere
all'esterno che questa nuova realtà può e deve essere un modello
vincente perché i presupposti ci sono tutti e il mio primo
passaggio qui con voi testimonia impegno, vicinanza, e
condivisione di intenti e di azioni sinergiche per invertire
quella tendenza che ancora vede le nostre province ultime nelle
classifiche nazionali per sviluppo e qualità della vita.
Dobbiamo segnare un cambio di passo, magari cominciando proprio
dalla Camera di commercio riunita, che all'esterno può
dimostrare grande maturità, perché di questo si tratta, nel fare
squadra in questo progetto che sarà il nostro progetto per lo
sviluppo delle imprese e la competitività dei territori".
Il Segretario generale Calvetta, nel suo intervento, ha detto
che "il presidente Falbo è espressione di una comunità
d'intenti, indirizzata ad una fattiva armonizzazione dei
territori, a garanzia di una loro crescita comune e affinché
proceda di pari passo, senza lasciare nessuno indietro."
Il presidente Falbo ha dato, quindi, spazio ad ogni singolo
dipendente, ascoltandone le istanze e rassicurando sulla sua
volontà di valorizzarne le professionalità a servizio di un ente
sovra territoriale quale sarà la nuova Camera di commercio di
Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia.
Sono intervenuti, quindi, i consiglieri camerali espressione del
crotonese i quali hanno confermato "la volontà e l'impegno a
rappresentare le istanze del territorio, in armonia con il nuovo
contesto unitario". (ANSA).