(ANSA) - REGGIO CALABRIA, 10 AGO - "Sono stati pubblicati i
dati del Registro Imprese relativi al sistema imprenditoriale
della Città Metropolitana di Reggio Calabria nel primo semestre
di quest'anno, che evidenziano ancora la crescita del numero
delle imprese con una variazione dello stock superiore sia alle
dinamiche regionali che a quelle nazionali". Lo riferisce un
comunicato della Camera di commercio di Reggio Calabria.
"In particolare - si aggiunge - si sono registrate 1.285 nuove
imprese e vi sono state 971 cessazioni di attività, con un saldo
positivo pari a 314 unità.
Al 30 giugno scorso il sistema imprenditoriale della Città
metropolitana di Reggio Calabria risulta pertanto costituito da
54.518 imprese, il 28,8% del totale regionale. Continua, dunque,
il trend positivo delle imprese attive con una crescita media
superiore ai livelli medi pre pandemici. Sempre al 30 giugno
scorso il dato relativo al totale delle imprese attive, ossia a
quella quota-parte di imprese registrate che hanno svolto
un'effettiva attività produttiva per almeno sei mesi nel corso
dell'anno, è pari a 46.225 (+1,1% rispetto allo stesso semestre
del 2021).
Non si arresta, inoltre, il processo di ispessimento del sistema
produttivo reggino ormai in atto da diversi anni. Le imprese
individuali continuano a rappresentare la componente più
numerosa (36.072 unità, pari al 66,9% delle imprese presenti
all'anagrafe camerale). Il loro numero è leggermente aumentato
rispetto al I semestre dell'anno precedente (+1,1%)".
"Si evidenzia, inoltre - prosegue la nota della Camera di
commercio - un ulteriore aumento delle società di capitali (il
19,1% del totale) che crescono rispetto al I semestre del 2021
del +5,0%. Più del 60,0% delle attività imprenditoriali è
concentrato in tre soli settori: il commercio (18.624; il 34,1%
dello stock complessivo), l'agricoltura (8.651 imprese; il
15,8%) e le costruzioni (5.943; l'10,9%). Rispetto allo stesso
semestre dello scorso anno, si evidenzia una contrazione del
settore terziario e delle attività manifatturiere, mentre
risulta in crescita il resto delle attività produttive della
provincia. Prosegue, inoltre, l'incremento delle imprese guidate
da giovani under 35 e da donne, mentre sono sostanzialmente
stazionarie quelle straniere. Le imprese femminili sono 13.087
(il 24,0% del totale), in crescita di 58 unità, mentre quelle
giovanili (il 10,8% del totale) hanno fatto registrare un saldo
anagrafico anche in questo caso positivo, pari a 254 unità, pur
in presenza di un calo complessivo del -5,8% rispetto al 2021.
Quelle straniere rappresentano il 9,2% delle imprese camerali,
in crescita di sole 10 unità rispetto allo stesso periodo
dell'anno precedente.
"I dati sul sistema imprenditoriale nel primo semestre del 2022
- ha detto, in una dichiarazione, il presidente della Camera di
commercio, Antonino Tramontana - ci restituiscono la fotografia
di un tessuto produttivo che è stato in grado di resistere e di
rispondere con dinamismo alle difficoltà imposte dalla crisi
pandemica. Nutrivamo un certo timore soprattutto per le imprese
giovanili, meno attrezzate dal punto di vista strutturale e
della capacità finanziaria per fronteggiare l'emergenza, ma il
loro trend positivo, così come quello delle imprese femminili,
conferma che il percorso di sviluppo socio-economico del
territorio è sempre più legato a fattori strategici quali
innovazione e digitalizzazione che, assieme alla sostenibilità e
alla qualificazione delle competenze e del capitale umano, danno
valore e accrescono la competitività di tutto il sistema
produttivo". (ANSA).