(ANSA) - BOLOGNA, 05 NOV - Dopo più di nove anni di
riduzione, la base imprenditoriale dell'Emilia-Romagna riprende
a crescere in termini tendenziali. Lo evidenzia l'analisi dei
dati del registro imprese delle Camere di commercio, svolta
dall'ufficio studi di Unioncamere Emilia-Romagna: si tratta di
un 'rimbalzo' che riporta quasi alla dimensione dello stesso
periodo del 2019.
A fine settembre 2021 le imprese attive erano 401.156 con
aumento di 2.167 unità (+0,5%) rispetto allo stesso trimestre
2020. Il comparto che ha registrato la maggiore vitalità è stato
quello delle costruzioni (+1.211 unità, +1,9%). Il maggior
impulso alla crescita, in valore assoluto, è stato dato
principalmente dagli altri servizi diversi dal commercio (+1.985
imprese, +1,4%). In quest'ambito, il maggiore aumento in termini
assoluti lo hanno registrato le imprese dell'immobiliare (436
unità, +1,6%), i servizi di supporto alle imprese e le attività
di direzione aziendale e di consulenza gestionale. A spiccare
per dinamismo nel trimestre, i servizi di ristorazione (+327
unità, +1,1%), che hanno trovato prospettive di sviluppo
conseguenti all'incremento della domanda dovuto alle riaperture
e alla diffusione della vaccinazione.
Da segnalare anche lo sviluppo dei servizi di informazione e
comunicazione (+239 imprese, +2,6%). Ancora, incremento delle
attività finanziarie e assicurative (+224, +2,4%), mentre le
attività artistiche, sportive, intrattenimento e divertimento
hanno segnato un +154 unità, +2,6%. L'unica diminuzione nel
periodo arriva dal settore agricoltura, silvicoltura e pesca che
accusa un calo di 632 unità (-1,2%). Nella manifattura la
perdita è stata di 223 imprese (-0,6%), concentrata in
particolare nell'industria della moda (-122 imprese). Il
commercio all'ingrosso ha perso 381 imprese (-1,1%), mentre nel
dettaglio è aumentata leggermente (+165 unità, +0,4 %) (ANSA).