(ANSA) - BOLOGNA, 14 OTT - Gli scenari delle economie locali
diffusi a ottobre dalla società di consulenza Prometeia ed
elaborati dal Centro studi di Unioncamere Emilia-Romagna,
evidenziano un'economia regionale in forte accelerazione e
posizionata in corsia di sorpasso rispetto ai competitor
europei. La crescita del Pil per il 2021 è prevista al 6,5%,
confermandosi più sostenuta rispetto all'incremento nazionale
(+6%), maggiore di quella di tutte le altre regioni italiane e,
come certificato dai dati appena pubblicati dal Fondo Monetario
Internazionale, superiore anche all'aumento stimato in tutti i
Paesi dell'area Euro, ad eccezione di Irlanda ed Estonia. Nel
2021 il Pil mondiale dovrebbe crescere del 5,9%.
A crescere di più nel 2021 sarà il comparto delle costruzioni
per il quale si attende una variazione positiva del 20,9%,
stimolata dagli incentivi che interessano il settore
dell'edilizia. Bene anche l'industria che con un incremento del
10,5% recupererà quasi completamente quanto perso a causa della
pandemia. Ripresa più contenuta per il settore dei servizi, +
4,2%.
Investimenti ed export sembrano essere i principali artefici
della forte crescita dell'Emilia-Romagna. Per gli investimenti è
previsto un aumento del 18,2%, per il commercio verso l'estero
l'incremento dovrebbe attestarsi al 13,4%. La nota più positiva
riguarda l'occupazione, che a fine anno in Emilia-Romagna
registrerà un incremento dello 0,5%, equivalente a circa 10mila
occupati in più. La crescita dell'occupazione acquisirà maggior
forza nel 2022, +1,5% pari in valori assoluti a un aumento
superiore alle 30mila unità. Alla ripresa economica si associa
anche una crescita della forza lavoro, per cui il tasso di
disoccupazione, nonostante l'aumento occupazionale, passerà dal
5,8% del 2020 al 6,4% del 2022, per poi tornare a scendere nel
2023. (ANSA).