La stagione sciistica è alle
porte. Ma sotto l'ombra del Green Pass, dopo che la Camera dei
Deputati ha approvato il decreto che estende l'obbligo di
certificazione anche per gli impianti di risalita. Si potrà
sciare muniti di certificazione o di tampone valido, che passa
da 48 a 72 ore, con l'obbligo di mascherine negli spazi comuni
e negli impianti e con la capienza ridotte nelle funivia e
cabine.
"La montagna è pronta da mesi. Un altro inverno senza sci
sarebbe stato la morte di stazioni come la nostra - commenta il
sindaco di Sauze d'Oulx (Torino), tra le più rinomiate mete
turistiche - Ma mi sorgono alcune domande: chi non ha il Green
pass al massimo potrà fare un biglietto giornaliero o
bi-giornaliero, non certo il settimanale o lo stagionale. E chi
ha bimbi di età inferiore ai 12 anni, che non devono sottoporsi
a vaccino, come potranno pensare ad uno stagionale di
famiglia?".
Meneguzzi racconta di aver già ricevuto le prime telefonate
dall'Inghilterra di turisti felici di poter tornare. Il sindaco
sottolinea che "in base ai protocolli dell'Unione Europea non
dovremmo avere problemi ad ospitare i cittadini della Ue muniti
di Green pass, mentre potranno esserci problemi con i turisti
russi il cui vaccino non è riconosciuto dall'Ema".
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