"Il 2022 è stato un anno senza
eguali con il 50% in meno di precipitazioni rispetto alla media.
Ma anche se il maggio di quest'anno, con il 90% in più di
piogge, porterà a un'estate non particolarmente critica, non
dobbiamo abbassare la guardia. Stiamo vivendo una parentesi, e
le situazioni estreme si potranno riproporre". Così il direttore
generale dell'Arpa del Piemonte, Secondo Barbero, illustrando
oggi in Regione con il governatore Alberto Cirio e l'assessore
Matteo Marnati la Relazione sullo Stato dell'Ambiente 2023.
"Il rapporto - ha detto Barbero - evidenzia come il 2022 sia
stato un anno molto anomalo: abbiamo raggiunto tutti i record
per quanto riguarda le temperature, che sono state di un grado e
mezzo superiori alla media con l'aumento maggiore da quando
abbiamo le misurazioni, e anche un deficit di piogge molto alto,
quasi -50%. Maggio 2023 ha praticamente azzerato il deficit di
pioggia, non abbiamo però recuperato la mancanza di piogge dello
scorso anno e questo si vede nelle falde, che sono ancora molto
basse".
"Per questa estate comunque - ha aggiunto - possiamo tirare
un sospiro di sollievo perché le portate dei nostri fiumi sono
tornate nella norma. Ma queste situazioni estreme si potranno
riproporre, quindi dobbiamo continuare a fare attenzione".
"Per quanto riguarda la qualità dell'aria - ha spiegato
Barbero - il 2022 ha risentito della scarsa pioggia e delle alte
pressioni invernali, che non hanno consentito una buona
dispersione degli inquinanti. I valori sono però risultati
abbastanza in linea con l'anno precedente, a conferma del fatto
che siamo in presenza di un trend positivo. E anche nei primi
mesi del 2023 stiamo vedendo dei valori che segnano un
miglioramento".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA