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Benzina: Faib a Torino, non siamo speculatori ma vittime

Benzina: Faib a Torino, non siamo speculatori ma vittime

"Lavoriamo 12 ore al giorno"

TORINO, 25 gennaio 2023, 11:44

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Presidio questa mattina a Torino di Federazione autonoma italiana benzinai, Faib Confesercenti, davanti alla Prefettura, in piazza Castello, mentre sulla protesta dei benzinai si discute di un giorno in meno di sciopero, con la riapertura alle 19 di oggi anche nel capoluogo piemontese.
    Ma per il momento nessuno ha intenzione di interrompere l'agitazione, come sottolinea Vincenzo Nettis, presidente torinese di Faib Confesercenti. "Ascolteremo i nuovi contenuti che il ministro Urso ha avanzato ieri, ma a un'ora dallo sciopero non era pensabile interrompere la protesta", spiega Nettis.
    "Possono anche essere comprensibili le scelte del governo - aggiunge - ma non accettiamo di passare per furbetti o speculatori. Anche noi siamo vittime dei rincari. Siamo una categoria - continua - che lavora dodici ore al giorno, con qualunque clima e abbiamo un guadagno fisso su quanto erogato. I prezzi vengono indicati dalle compagnie petrolifere e noi su venti euro guadagniamo 3,8 centesimi al litro. I rimanenti 19 euro e rotti al 60% sono accise e Iva. Il resto alle società ".
    Nettis ha sottolineato come il 'caro carburante' colpisca anche i benzinai. "Mettere i cartelli con il prezzo medio sarebbe un'ulteriore incombenza per la categoria, con multe salate fino a mille euro anche in caso di errori materiali o sviste. Non certo speculazioni", afferma. Per i rappresentati di categoria sarebbe una buona idea la creazione di un qrcode al posto dei cartelli. In Piemonte sono oltre 1.700 i distributori.
    Secondo Faib l'adesione allo sciopero è stata del 70%. Una delegazione è stata ricevuta in Prefettura e ha consegnato una lettera al prefetto.
   

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