Il Museo Egizio punta sul sostegno
dei privati per i grandi progetti in vista del bicentenario del
2024. "Con il direttore Christian Greco abbiamo scritto una
lettera a 20 aziende top italiane per illustrare i nostri
progetti e chiedere se erano interessate a sostenerli. Le stiamo
incontrando e c'è molto interesse", spiega la presidente Evelina
Christillin, intervistata dall'ANSA in occasione degli Stati
Generali della Cultura. Una risposta è già arrivata da Reale
Mutua che finanzierà il completamento del giardino egizio.
Il Museo Egizio, fondato nel 1824, è il più antico museo
dedicato alla civiltà faraonica. Dal Report integrato - appena
pubblicato - risulta che nel 2021 i visitatori sono stati
398.833, il 65% in più dell'anno precedente e il 53% in meno del
2019. Il bilancio si chiude su un importo di circa 10 milioni
con un aumento del 47% dei ricavi da attività museale. Nel 2021
sono stati sviluppati 32 progetti scientifici. "Il Report -
sottolinea Christillin - è un unicum da parte di un ente
culturale che punta a fare non solo un bilancio finanziario, ma
a mettere a sistema tutte le attività. Siamo partiti da uno
studio del 2018 dal quale risulta che la ricaduta del Museo per
il territorio è pari a 187 milioni di euro".
Il programma per il bicentenario ha un valore di 20 milioni
di euro: in attesa degli sponsor privati, 5 sono arrivati dal
Ministero, altri sono stati stanziati dal Museo e dai soci
fondatori. "Il 2022 è un anno importante. A settembre, con
l'aiuto della Consulta, apriremo la Sala della Scrittura, in
occasione del bicentenario della decifrazione dei geroglifici da
parte di Champollion" dice Christillin. "Non c'è un giorno
preciso per il bicentenario. Abbiamo guardato negli archivi e
abbiamo visto che i 150 anni sono stati celebrati il 6 ottobre.
Gli eventi saranno tanti. Come diventerà l'Egizio? Tra due anni
sarà un museo accessibile, affettuoso e contemporaneo,
proiettato totalmente nel passato e totalmente nel futuro".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA