"È un'edizione del festival che
torna alla sua pienezza, 'illuminato' dal tema della luce, che
non è solo simbolo positivo di ripartenza, ma anche elemento che
impernia tutta la storia della musica". Il direttore artistico
di MiTo Settembre Musica, Nicola Campogrande, presenta così
l'edizione 2022 del festival che dal 5 al 25 settembre unirà
Torino e Milano sotto il segno della grande musica classica.
"Un festival che torna alla sua pienezza - spiega - perché non
abbiamo più limitazioni né sul palcoscenico né in platea, il che
vuol dire, ad esempio, che possiamo tornare a ospitare le grandi
orchestre straniere che fanno parte della nostra storia, come
l'orchestra Philarmonia di Londra con la quale inauguriamo".
Parlando del tema conduttore, 'Luci', sottolinea che "è pieno
di partiture sulle quali i compositori stessi hanno usato delle
metafore legate alla luce. La storia della musica, curiosamente,
è anche un po' una storia della percezione luminosa. Partendo da
questa idea, ho allineato nel corso dei nostri 116 concerti tra
Torino e Milano una serie di brani che hanno in sé già questa
prospettiva luminosa ma soprattutto ho pensato che l'idea di
usare la lente della luce potesse essere interessante per gli
interpreti. E siccome tutti i programmi sono, anche quest'anno,
costruiti apposta per il festival sono partito a lavorare con i
diversi musicisti e le diverse orchestre da idee di luce, che è
così diventato un elemento estremamente presente nella
programmazione". Fra le novità, conclude, una sorta di "festival
nel festival pianistico di tanti concerti intitolati 'il
pianoforte di....' con i massimi esperti nel repertorio dei
grandi compositori con i quali recuperare una relazione di
consuetudine che si era un po' persa con la pandemia".
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