(ANSA) - TORINO, 15 FEB - "Bollette in aumento, incassi
fermi, clientela in calo: è la tempesta perfetta che stanno
vivendo i benzinai da quando il prezzo dell'energia è salito
alle stelle". A lanciare l'allarme è la Faib-Confesercenti, la
federazione dei gestori. L'aumento medio delle bollette è del
135%: in un anno sarebbero 10.000 euro in più per ciascun un
impianto. I benzinai minacciano la chiusura notturna dei self
service.
"Il rialzo generalizzato dei costi energetici ha influito
anche sui prezzo dei carburanti, ma per noi c'è un puro e
semplice aumento dei costi. Il nostro margine, infatti, è fisso:
sono circa 3 centesimi e mezzo al litro, qualunque sia il costo
di benzina e gasolio. Siamo l'unica categoria di commercianti
che non può traslare, neppure in parte, sui consumatori i
maggiori costi delle merci. Ma i consumatori non sono tenuti a
saperlo e quindi danno la colpa a noi".
Si va dal raddoppio dei costi per una piccola area di
servizio che tratti solo carburanti ad aumenti di gran lunga
maggiori nel caso in cui l'impianto sia più grande o vi siano
anche l'autolavaggio o l'attività di cambio gomme; senza contare
le aree di servizio che abbiano anche il bar, perché in quel
caso i costi dell'esercizio salgono ancora di più.
Particolarmente gravoso l'obbligo delle aperture notturne:
"Illuminare i piazzali di notte è uno dei nostri costi più
significativi. Eppure non possiamo non tenere aperto, sia per
ragioni di sicurezza (rifornimenti in emergenza, come ad esempio
per le ambulanze, che fanno benissimo a protestare per l'aumento
dei loro costi), sia per i self-service. Ma gli incassi non
coprono neppure le spese: lavoriamo in perdita. Saremo costretti
a interrompere il servizio notturno". (ANSA).