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Clima: studiosi,coprire ghiacciai con teli pratica sbagliata

Clima: studiosi,coprire ghiacciai con teli pratica sbagliata

Documento firmato da 39 esperti e da istituzioni

TORINO, 22 gennaio 2022, 20:06

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Coprire i ghiacciai con teli geotessili con l'obiettivo di rallentarne la fusione e il ritiro, secondo progetti che si stanno diffondendo sulle Alpi, può funzionare come soluzione tecnologica per i singoli ghiacciai, ma non è una pratica valida per combattere le conseguenze del cambiamento climatico. Lo scrivono le istituzioni che aderiscono al World Glacier Monitoring Service e 39 studiosi esperti in glaciologia e cambiamenti climatici.
    I firmatari riconoscono che l'applicazione dei teli "rallenta la fusione di neve e ghiaccio poiché quel tipo di copertura riduce la quantità di luce solare assorbita dai ghiacciai riflettendola", ma la pratica, dal punto di vista ambientale é "problematica per diversi motivi: il carburante usato per alimentare i gatti delle nevi che movimentano i teloni ogni anno, la produzione dei teloni stessi, spesso composti di materie plastiche. Sebbene riciclabili da un punto di vista teorico, i teli non vengono riciclati, ma sostituiti ogni pochi anni a causa dell'usura favorita dalle condizioni ambientali che contraddistinguono i ghiacciai".
    Mantenere un ghiacciaio coperto, inoltre, "lo rende un corpo estraneo: un blocco di ghiaccio 'insaccato' e isolato dal contesto ecologico-ambientale circostante. I ghiacciai sono ecosistemi multiformi dove vivono comunità ecologiche attive che svolgono fotosintesi e accumulano materia organica, contribuendo all'assorbimento di CO2 atmosferica".
    Infine, i firmatari del documento esaminano l'aspetto logistico e dei costi: "sarebbe impossibile raggiungere un numero significativo di ghiacciai per coprirli, molti di essi si trovano in ambienti di difficile accesso. Alcuni glaciologi svizzeri hanno stimato che per salvare un metro di cubo di ghiaccio con i teloni, è necessario investire annualmente tra 0.6 e 8 euro. I costi sono quindi nell'ordine di centinaia di migliaia di euro all'anno per ciascun ghiacciaio ingegnerizzato".
    Il documento è firmato da Comitato Glaciologico Italiano, Fondazione Montagna Sicura (Courmayeur, Aosta), Italian Climate Network, Servizio Glaciologico Alto Adige, Servizio Glaciologico Lombardo, Società Alpinisti Tridentini, Società Meteorologica Alpino-Adriatica, Società Meteorologica Italiana
   

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