Giacenze in calo, prezzi delle uve
e dei vini in crescita, mentre rimangono le incognite legate
alla logistica e all'impennata dei prezzi delle materie prime.
E' il quadro che merge dai dati del Wine Permanent Observer
(WPO) di Confindustria Cuneo, illustrati al Pala Alba Capitale.
Elena Angaramo, responsabile del Centro Studi e del WPO di
Confindustria Cuneo e Alberto Cugnetto, referente Sezione Vini e
Liquori dell'Associazione degli Industriali, hanno evidenziato,
per il 2021, il "significativo aumento dei prezzi di tutte le
uve, soprattutto di quelle cuneesi con aumenti superiori al 50%"
rispetto ai valori del 2020 per Barolo (+59%) e Barbaresco
(+63%), Dolcetto d'Alba (60%) e Nebbiolo. Trend in aumento anche
per le uve delle province di Asti e Alessandria, ma con rialzi
mediamente più contenuti (20% Barbera d'Asti).
"Dinamiche che avranno ripercussioni su prezzi dei vini
dalla prossima primavera che si sommeranno agli aumenti di
prezzo delle materie prime. - ha sottolineato Cugnetto - La
sfida per i produttori sarà legata al convincimento dei buyer ad
accettare gli aumenti di prezzo".
Tra i dati analizzati di particolare interesse l'aumento
delle produzioni e delle superfici coltivate nell'Alto Piemonte,
Novarese e Vercellese, con le denominazioni a base Nebbiolo,
Gattinara DOCG, Ghemme DOCG, Colline Novaresi e Coste della
Sesia DOC.
Paolo Nolasco, Chief Analyst ExpNol, facendo uh excursus sui
mercati europei ha evidenziando come i vini rossi piemontesi, la
Barbera e il Barolo, rappresentino oltre il 70% delle presenze
dei vini della regione in tutti i mercati, dalla Russia agli
Usa.
"I produttori hanno affrontato la pandemia in modo
eccellente, impegnandosi e investendo in nuovi canali di
vendita. - ha rimarcato il presidente della Sezione Vini e
Liquori di Confindustria Cuneo, Paolo Sartirano - Positive le
valutazioni sull'annata 2021, nonostante le difficoltà anche
legate al clima. Le questioni principali da affrontare
riguardano la logistica e l'aumento esponenziale dei costi delle
materie prime come bottiglie, tappi, etichette. La sfida è
quella di mantenere gli incrementi e mediare gli aumenti,
facendo i conti con un consumatore che spenderà un po' meno".
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