"La basilica di Superga
rappresenta per tutti i torinesi un punto di riferimento molto
importante e frequentato. Ho pensato a lungo su chi poteva
gestire tale complesso e mi sono rivolto al Sermig: ritengo,
infatti, che possa assumere tale impegno e promuovere un
utilizzo della Chiesa come degli edifici che la circondano con
una capacità di servizio culturale, umano e religioso insieme".
Così l'arcivescovo di Torino, monsignor Cesare Nosiglia, durante
la cerimonia per il passaggio di consegne della basilica tra i
Servi di Maria, che lasciano la gestione dopo 57 anni, e
l'Arsenale della Pace di Ernesto Olivero.
"Il Sermig ha già sei preti, che svolgono il loro ministero
con grande qualità, ricchi di prospettive e idee positive -
ricorda monsignor Nosiglia -. Ho ritenuto giusto e doveroso
mantenere un soggetto torinese per gestire questa basilica
patrimonio della città e del territorio. Sono certo che gestirà
il complesso con grande responsabilità, promuovendone lo
sviluppo e accogliendo con gioia tutte le persone che lo
frequentano e aprendo molto ai giovani e ai poveri".
"Il mio augurio - conclude l'arcivescovo di Torino - è che
Superga ritorni ad essere un polo attrattivo per tutta la
cittadinanza di Torino, per coloro che ne onorano i caduti e per
i turisti e abitanti della città che amano questa collina e ne
fanno un punto di riferimento significativo e importante da
sostenere e promuovere".
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