Compravamo costosi smartphone e
attivavano contratti telefonici usando dati e carte di credito
di persone che non ne sapevano nulla. Quattro misure cautelari
in carcere sono state eseguite all'alba di oggi dai carabinieri
di Grugliasco, nel Torinese, nei confronti dei componenti di un
gruppo accusato di associazione per delinquere finalizzata alla
commissione dei reati di truffa, sostituzione di persona,
indebito utilizzo e falsificazione di carte di credito. Altre
nove persone sono indagate a piede libero a vario titolo per
aver fatto parte del sodalizio o per concorso.
Durante le perquisizioni di questa mattina i carabinieri
hanno sequestrato copie di documenti di identità di terze
persone, otto carte di credito di dubbia provenienza e copie di
contratti di telefonia. Del gruppo facevano parte due impiegati
di un centro di telefonia mobile di Torino. Utilizzando i dati
delle carte d'identità e gli estremi delle carte di credito di
ignare vittime, acquistavano a loro nome sim card e telefoni
cellulari di ingente valore. La truffa consisteva nell'attivare
contratti rateali che prevedono la consegna dei telefoni senza
versare anticipi. Poi i prodotti venivano rivenduto
prevalentemente all'estero, prima che il truffato si potesse
accorgere dell'addebito nella carta.
Con questo metodo sono stati acquisti 63 smartphone e 67
schede telefoniche con un danno patrimoniale di 55.000 euro per
5 titolari di negozi di telefonia e per gli intestatari dei
contratti telefonici. In una circostanza uno degli arrestati ha
provato a fare una rateizzazione di uno smartphone con i
documenti del suocero morto, ma uno del gruppo si è rifiutato e
ha precisato di voler utilizzare i documenti di persone vive.
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