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Suarez, 'mi chiamo Luis e sono nato in Uruguay'

Suarez, 'mi chiamo Luis e sono nato in Uruguay'

In un video l'intercettazione dell'esame "farsa" a Perugia

PERUGIA, 30 aprile 2021, 17:22

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Mi chiamo Luis... sono nato in Uruguay... sono sposato con mia moglie da dieci anni... ho tre figli... sono calciatore professionista": a parlare è Luis Suarez nel cosiddetto esame "farsa" per la conoscenza dell'italiano sostenuto all'Università per Stranieri di Perugia.
    Una prova intercettata con una microtelecamera nell'ambito dell'indagine condotta dalla procura del capoluogo umbro e ora tra gli atti depositati dopo l'avviso di conclusione indagini agli ex vertici dell'Ateneo.
    Magliettina bianca, calzoni corti jeans e scarpe da tennis, l'attaccante compare in una piccola aula davanti ai due esaminatori. "Ciao, tutto bene?" chiede loro Suarez. "Tutto bene la risposta".
    Seduto a una scrivania, si vede l'attaccante, ripreso di spalle, compilare un modulo con i dati anagrafici. In un clima apparentemente disteso. "Possiamo cominciare l'esame" gli dice uno degli esaminatori che gli chiedono poi di parlare di sé e di presentarsi. Suarez parla quindi della sua famiglia, delle sue squadre di club - "da quanto gioca con il Barcellona?" una delle domande, "sei anni" la risposta - e con la nazionale. "E nel tempo libero cosa le piace fare?" è un'altra delle domande. "Mi piace stare con la mia famiglia, gioco alla play station con i miei figli", la risposta.
   

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