Per la comunicazione della sua
immagine e delle gesta militari Napoleone prediligeva l'uso
della porcellana. Lo ricorda la Fondazione Accorsi-Ometto che,
mercoledì 5 maggio, alle 18, ospiterà sui suoi canali social,
una conferenza, a cura di Andreina d'Agliano, sulla manifattura
francese di Dihl et Guérhard, dal titolo Le porcellane
dell'imperatore. Viaggio nelle manifatture di corte ai tempi di
Napoleone. L'occasione nasce dalla recente pulitura del
monumentale vaso in porcellana, facente parte della collezione
del Museo Accorsi-Ometto, dipinto nel 1808 dal pittore Swebach
-Desfontaines. e vuole essere un omaggio all'Imperatore in
occasione del bicentenario della morte.
Datato 1808, dipinto e firmato da uno dei pittori più in
voga dell'epoca napoleonica, JacquesFrançois Swebach, detto
Swebach-Desfontaines, il vaso del Museo Accorsi-Ometto, alto
oltre 110 cm, è un esempio della migliore produzione parigina,
probabilmente ascrivibile alla manifattura di Dihl et Guérhard,
fondata a Parigi nel 1781. Il vaso è esemplificativo di una
committenza importante ed evoca, nel paesaggio e nelle scene
dipinte, un accampamento durante una campagna napoleonica,
Benemeriti della Cultura e dell'Arte identificabile o con quella
spagnola o addirittura con la conquista del regno di Napoli,
entrambe del 1808. Dopo la pulitura, vista la rilevanza
dell'opera, si è voluto creare un diverso allestimento che ne
metta in risalto le qualità artistiche e stilistiche. Nella sala
in cui è esposto il vaso, si è collocato un nuovo basamento
ligneo, mantenendo lo zoccolo in marmo nero su cui
originariamente poggiava il vaso, e si è riprodotta, su un
pannello, l'illustrazione a fascia del vaso. Il vaso, con il
nuovo allestimento, sarà visibile dal 5 maggio.
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