Un evento forse per 'pochi'
fortunati, 200 spettatori a fronte dei 650 posti disponibili, ma
pieno di emozione e di voglia di ricominciare: la si può
definire cosi la serata di oggi al Teatro Carignano di Torino,
il primo a riaprire i battenti nell'Italia che si colora di
giallo riaprendo dopo sei mesi anche i teatri. In scena la prima
delle sette nuove produzioni alle quali lo Stabile ha lavorato
in questi mesi, 'Il piacere dell'onestà' di Pirandello, regia di
Valerio Binasco.
"Mi sembra quasi impossibile - dice Francesco, 17 anni,
fratello di uno degli attori in scena - Era ora! Il teatro
mancava tantissimo alla mia famiglia". "Mi viene quasi da
piangere - aggiunge Davide, 45 anni, habituè dello Stabile, ex
abbonato e cultore del teatro contemporaneo - è una serata che
sa di utopia e anche di nostalgia, una nostalgia durata anche
troppo. A parte lo streaming, e qualche spettacolo la scorsa
estate, il concetto di stagione sembrava sepolto. Ora abbiamo la
speranza che si ritorno piano piano alla normalità".
A fare gli onori di casa il direttore e il presidente dello
Stabile, Filippo Fonsatti e Lamberto Valentino Gancia. "Siamo
emozionati - dicono - e tanto speranzosi di non chiudere più. E
che a settembre si possa tornare con i numeri di sempre. Noi
siamo pronti".
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