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Papa: Acs, rilanciamo sue parole sui cristiani perseguitati

Fondazione pontificia ha sostenuto il video di preghiera

(ANSA) - CITTA DEL VATICANO, 05 GEN - L'iniziativa "Il Video del Papa" inizia l'anno condividendo l'intenzione di preghiera che Francesco affida a tutta la Chiesa Cattolica attraverso la Rete Mondiale di Preghiera del Papa. Il video di gennaio 2022, tradotto in 23 lingue, è stato pubblicato con il sostegno della fondazione pontificia Aiuto alla Chiesa che Soffre e contiene un messaggio a favore della libertà religiosa e a tutela delle persone che subiscono persecuzioni o discriminazioni.
    Secondo i Rapporti di Acs questo diritto non viene rispettato in 62 dei 196 Paesi, e in 26 di queste nazioni si soffre la persecuzione. "Acs ha sostenuto questo Video del Papa perché è necessario dare la massima risonanza a queste parole di Francesco. Il suo è un monito a tutti i governi del mondo, persecutori, compiacenti o indifferenti. Il dato che maggiormente impressiona è che il 67% circa della popolazione mondiale, pari a circa 5,2 miliardi di persone, vive infatti in nazioni in cui si verificano gravi violazioni della libertà religiosa", commenta Alessandro Monteduro, direttore di Acs Italia. "Nove Paesi per la prima volta si sono aggiunti alla già citata blacklist dei 26 caratterizzati da vera e propria persecuzione: sette sono in Africa (Burkina Faso, Camerun, Ciad, Comore, Repubblica Democratica del Congo, Mali e Mozambico) e due in Asia (Malesia e Sri Lanka). La causa principale di tale continua involuzione è la progressiva radicalizzazione del continente africano, specie nelle aree sub-sahariana e orientale, dove la presenza di gruppi jihadisti è notevolmente aumentata", prosegue Monteduro. "Questa radicalizzazione non si limita tuttavia all'Africa. È infatti in atto il consolidamento di un network islamista transnazionale che si estende dal Mali al Mozambico, dalle Comore nell'Oceano Indiano alle Filippine nel Mar Cinese Meridionale, il cui scopo è creare un sedicente califfato transcontinentale. Di queste dinamiche fanno le spese tutte le minoranze religiose, a cominciare da quella cristiana", conclude il direttore di Acs Italia. (ANSA).
   

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