(ANSA) - ROMA, 09 AGO - "Diciamo che sto cercando ancora di
realizzare. Sicuramente, appena uscirò da queste porte capirò
meglio quello che è veramente successo e me lo vivrò in questi
giorni. Qualcosa di incredibile, sono partito da qui con tanti
obiettivi, però non mi sarei mai aspettato di concludere
un'olimpiade in questo modo." Così al suo arrivo all'aeroporto
di Fiumicino lo sprinter Marcell Jacobs, oro a Tokyo nei 200
metri piani e nella staffetta 4x100, accolto nello scalo romano
da vera star da centinaia di persone fra colleghi delle Fiamme
Oro, famigliari, amici e parenti e persino dal Sindaco di
Desenzano del Garda, il paese bresciano dove ha vissuto fin da
piccolo, giunto appositamente a Roma per salutare il velocista.
"Le due medaglie d'oro vinte a chi le dedico? Ad una marea di
persone - ha risposto -. In primis al mio gruppo sportivo le
Fiamme Oro che hanno sempre creduto in me fin dall'inizio della
mia carriera, al mio team, alla mia famiglia e a tutti coloro
che mi sostengono. A Tokyo ho sentito una spinta ed un tifo
incredibile da tutta l'Italia".
In procinto di partire da Tokyo, Jacobs questa mattina ha
scambiato quattro chiacchiere con il comandante del volo della
compagnia Alitalia, da cui ha accettato scherzosamente una sfida
inconsueta: correre i cento metri per tentare di battere in
velocità un aereo di linea. "Sarebbe interessante - ha risposto
l'atleta sorridendo - però dovrebbe essere bello carico perché
altrimenti mi batterebbe sicuramente. Perché no? Si potrebbe
organizzare, sarebbe bello da fare". (ANSA).