Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Kramer, Mosca costruisce la nuova cortina di ferro

Kramer, Mosca costruisce la nuova cortina di ferro

Storico di Harvard, è un Paese profondamente autoritario

UDINE, 08 marzo 2023, 18:30

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

(di Alberto Rochira) "C'è una nuova cortina di ferro, ma è quella che sta costruendo la Russia. Durante questa guerra e anche prima la Russia ha attuato la censura e la repressione, chiudendo le frontiere, espellendo le persone e descrivendole come agenti dell'estero e fondamentalmente rendendo la Russia così autoritaria che 100mila russi se ne sono andati. Lo ha fatto per proteggersi dall'influenza occidentale". È quanto afferma lo storico e analista Mark Kramer, direttore del Center for Cold War Studies dell'Università di Harvard, che domani aprirà il forum internazionale "Borderlands: from the Cold War to the Conflicts of Our Time", in programma a Udine e Gorizia fino all'11 marzo, organizzato da Friuli Storia con le Università di Udine e Harvard".

"Sull'Occidente incide che la Russia sia un Paese profondamente autoritario perché la politica estera che l'attuale governo russo ha perseguito è prorio il risultato di questo sistema autoritari l'o - ha aggiunto lo studioso - e l'avvio di una guerra in una Russia più democratica non sarebbe avvenuto. I Paesi occidentali sentono giustamente la necessità di difendersi dalla Russia - ha continuato - quindi devono spendere molto di più per le forze militari, quindi la reimposizione di una nuova cortina di ferro conta molto".

"Negli ultimi anni, c'è stata una sola superpotenza mondiale - ha aggiunto Kraner - ed è quella statunitense, ora e per un futuro indefinito. La Cina ha aumentato molto il suo potenziale economico, ma non è ancora una superpotenza, non ha una forza militare significativa se non in un'area molto limitata, l'Asia orientale". Secondo Kramer, "il rischio di una guerra nucleare è stato molto sopravvalutato, il governo russo ha talvolta usato la minaccia nucleare per dissuadere i Paesi occidentali che sostengono l'Ucraina, ma non c'è mai stato un seguito, né me lo sarei aspettato". "C'è dunque da rallegrarsi - ha commentato - il governo russo è autoritario, repressivo, ma fortunatamente non è irrazionale". Sulla fine della guerra, Kramer ha detto che "poiché il governo russo nell'ultimo anno ha dimostrato di non attribuire alcun valore agli impegni presi nei trattati internazionali, l'unico modo in cui questa guerra può finire è attraverso una vittoria ucraina o russa sul campo di battaglia".



Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza

ANSA Corporate

Se è una notizia,
è un’ANSA.

Raccogliamo, pubblichiamo e distribuiamo informazione giornalistica dal 1945 con sedi in Italia e nel mondo. Approfondisci i nostri servizi.