Russia's models for post-war Ukraine: Austria and Sweden
(ANSA) - ROMA, 16 MAR - Austria e Svezia - i cui modelli sono
stati evocati oggi da Mosca per l'Ucraina ma rifiutati da Kiev -
sono arrivati alla scelta della neutralità attraverso percorsi
politici molto diversi. Quella austriaca fu una scelta
condizionata da un compromesso politico. Vienna si liberò
dell'occupazione di Usa, Gran Bretagna, Francia e Urss
successiva alla Seconda guerra mondiale grazie alla firma, da
parte delle potenze occupanti, del Trattato di stato del 15
maggio 1955. Un mese prima i sovietici avevano chiesto a Vienna
di sottoscrivere il Memorandum di Mosca con l'obiettivo di
impedirle l'adesione alla Nato dopo il ritiro alle truppe di
occupazione: un percorso analogo a quello probabilmente
immaginato da Vladimir Putin e messo sul tavolo dei colloqui
dalla delegazione russa. Il 26 ottobre 1955 fu promulgata a
Vienna la Dichiarazione di neutralità, un atto costituzionale
del parlamento austriaco che quindi non poggia, sotto il profilo
giuridico, su un accordo internazionale. Si tratta di una legge
fondamentale dello Stato che sancisce l'impegno perpetuo a
rimanere fuori da qualsiasi conflitto, a non aderire ad alleanze
militari e a non ospitare sul territorio nazionale basi militari
straniere. La Svezia invece, quando scoppiò la Seconda guerra
mondiale, era neutrale da più di un secolo, dalla fine delle
guerre napoleoniche, e non prese parte al conflitto anche se
nella prima fase concesse alcune facilitazioni logistiche alla
Germania e in seguito, a partire dal 1944, agli Alleati. Una
posizione ribadita nel 1949 quando Stoccolma si rifiutò di
entrare nella Nato. Secondo il diritto internazionale, la Svezia
si è impegnata a una "neutralità convenzionale" e quindi non a
una neutralità permanente. Come membro dell'Unione europea è tra
i promotori di un'intensificazione della politica comunitaria di
difesa e sicurezza e le truppe svedesi - assieme a quelle
finlandesi, norvegesi, estoni e irlandesi - partecipano al
battaglione nordico. A partire dal 2015, a seguito
dell'attivismo militare russo, sono state aumentate le spese
militari ed è stato rafforzato il dispositivo a difesa della
strategica isola di Gotland, nel mar Baltico. A seguito
dell'invasione russa dell'Ucraina ha ripreso quota in Svezia il
dibattito sull'adesione all'Alleanza anche a seguito dell'invio
di armi a Kiev. (ANSA).
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