Allerta Usa, 'la Serbia ammassa truppe a confine Kosovo'
La Nato aumenta le forze nel nord, 'sì all'invio di britannici'
30 settembre, 10:11
(ANSA) - ROMA, 30 SET - Gli Stati Uniti lanciano l'allerta:
la Serbia sta ammassando truppe al confine con il Kosovo, teatro
di sanguinosi scontri nello scorso weekend. Washington ha
chiesto a Belgrado di "ritirarle immediatamente", mentre la Nato
ha dato il via libera al dispiegamento di nuove forze nel nord
della repubblica kosovara "per poter continuare a garantire un
ambiente sicuro a tutte le persone che ci vivono". Il portavoce
della del Consiglio per la sicurezza nazionale americana, John
Kirby, ha infatti reso noto che Washington "vede un importante
dispiegamento militare serbo lungo il confine", compresa - ha
precisato - l'istallazione "senza precedenti" di artiglieria,
carri armati e unità di fanteria. Nel briefing, Kirby non ha
voluto evocare il rischio di un'eventuale invasione serba nella
sua ex provincia - che Belgrado non riconosce come indipendente
- dove da giorni si sono riaccese tensioni mai veramente sopite.
Tensioni che sono sfociate, appena una settimana fa a Banjska,
in violenti scontri tra serbi e polizia locale, terminati con la
morte di un agente kosovaro e tre assalitori. In questo quadro,
la Nato ha disposto l'invio di "ulteriori forze" della Kfor, la
missione dell'Alleanza atlantica in Kosovo, "per far fronte alla
situazione attuale" dopo aver già rafforzato la sua presenza lo
scorso maggio. La Kfor, ha poi precisato un funzionario, "sta
aumentando la sua presenza e attività nel nord del Kosovo e
nelle aree attorno alla linea del confine amministrativo (con la
Serbia, ndr) per continuare a portare a termine il suo mandato
di fornire un ambiente sicuro e protetto a tutte le persone che
vivono in Kosovo". A rimpolpare le file delle truppe Nato
saranno, "se necessario", militari britannici: il ministero
della Difesa di Londra ha infatti messo a disposizione della
Kfor un battaglione tra i 500 e i 650 soldati. In un colloquio
con il presidente serbo Aleksandar Vucic, il segretario di Stato
Usa Antony Blinken ha ribadito "la necessità immediata di
allentare le tensioni con il Kosovo e di chiedere conto ai
responsabili dei recenti attacchi violenti". "Ho inoltre
sottolineato l'importanza di attuare pienamente gli impegni
assunti nell'ambito del dialogo facilitato dall'Ue", ha scritto
lo stesso Blinken su X. Dal canto suo il presidente serbo Vucic
ha smentito di aver firmato l'ordine di "più alto livello di
preparazione al combattimento", assicurando che, nella zona a
ridosso del confine con il Kosovo, Belgrado "non ha nemmeno la
metà delle truppe che aveva due o tre mesi fa". (ANSA).