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Bosnia: primi dati su presidenza, Dodik avanti in RS

Sconfitto musulmano nazionalista Izetbegovic.Notte di confusione

03 ottobre, 12:43
(ANSA) - SARAJEVO, 03 OTT - In Bosnia-Erzegovina, dove ieri si è votato per le elezioni generali, dopo una notte di confusione e dati contraddittori, la commissione elettorale ha diffuso stamane i primi dati ancora provvisori relativi in particolare alla presidenza tripartita del Paese e a quella della Republika Srpska (RS), l'entità a maggioranza serba. Sulla base dello spoglio di oltre l'86% delle schede elettorali, la corsa a membro serbo della presidenza collegiale è stata vinta da Zeljka Cvijanovic, del partito Snsd e presidente uscente della Republika Srpska, mentre per la componente bosgnacca musulmana il successo è andato al socialdemocratico Denis Becirovic. Entrambi avrebbero vinto con un margine considerevole sui rispettivi avversari in lizza. Sconfitto il musulmano Bakir Izetbegovic, veterano della politica a Sarajevo, esponente della corrente nazioalista e dato favorito dai sondaggi. Incertezza regna ancora sul membro croato, con Zeljko Komsic - membro uscente - in vantaggio su Borjana Kristo. Per quanto riguarda la presidenza della Republika Srpska, dopo lo scrutinio dell'81,9% dei seggi, Milorad Dodik - leader serbo-bosniaco (Snsd) e membro serbo uscente della presidenza tripartita - è in vantaggio con il 48,8% sulla sua principale avversaria Jelena Trivic, che ottiene il 42,6%. Dalla chiusura dei seggi e per tutta la notte, Dodik e Trivic avevano ingaggiato un duro confronto verbale, proclamandosi entrambi vincitori e rivolgendosi accuse reciproche. Ieri si è votato per il rinnovo di tutti gli organi istituzionali della Bosnia-Erzegovina, sia a livello federale che delle due entità - Republika Srpska e Federazione croato-musulmana, ognuna delle quali è dotata di un proprio parlamento, governo e organi giudiziari. La Federazione croato-musulmana è a sua volta divisa in dieci Cantoni. Un sistema istituzionale questo estremamente complesso e articolato, segnato da una rigida divisione etnico-religiosa fra le tre componenti del Paese balcanico - bosgnacchi musulmani, serbi ortodossi e croati cattolici. Tutto ciò si riflette in processi lunghi ed elaborati anche nella elaborazione dei risultati elettorali. (ANSA).

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