(ANSA) - SOFIA, 03 OTT - Il vento conservatore che sembra
soffiare sull'Europa raggiunge anche la Bulgaria dove, stando ai
primi dati preliminari, il partito conservatore Gerb dell'ex
premier Boyko Borissov viene dato in chiaro vantaggio nelle
elezioni parlamentari anticipate svoltesi oggi, le quarte in due
anni. Elezioni che hanno registrato al tempo stesso un'affluenza
bassissima, data a poco più del 35% degli aventi diritto, minimo
storico per la Bulgaria. Secondo gli exit poll diffusi subito
dopo la chiusura dei seggi, al Gerb sarebbe andato il 24,6% dei
consensi. Un evidente successo per Borissov, in passato alla
guida di tre governi nel giro di quasi dieci anni, combattuto
dall'opposizione e contestato dalla popolazione scesa in piazza
per la dilagante corruzione e clientelismo. Borissov era uscito
per questo sconfitto nelle ultime tornate elettorali, che
tuttavia non avevano dato al Paese un governo stabile. Il
principale antagonista del Gerb, il partito liberale
'Continuiamo il cambiamento' (Pp) che aveva vinto le elezioni
precedenti nel novembre scorso con lo slogan "zero tolleranza
alla corruzione", risulta al secondo posto con un dato
preliminare al 18,9%. Il suo leader Kiril Petkov, diventato
premier di un governo di coalizione, è rimasto al potere per
pochi mesi, con il parlamento che lo ha sfiduciato per
incompetenza e gestione caotica del paese. Un esito rilevante ma
preannunciato del voto riguarda l'ascesa del partito
nazionalista Vazrazhdane (Rinascita), salito a oltre il 10%
raddoppiando la sua presenza nel parlamento. Il suo leader
Kostadin Kostadinov chiede la revisione delle condizioni di
adesione della Bulgaria all'Ue e un referendum sull'appartenenza
del paese alla Nato. Entrerebbero in parlamento - che prevede lo
sbarramento al 4% - anche il partito della minoranza turca Dps,
dato al 14,8%, i socialisti (Bsp) con il 10,9%, e il partito di
destra 'Bulgaria democratica', al 7,4%. Il partito populista
'C'è un popolo come questo' (Itn) si piazzerebbe poco sopra lo
sbarramento del 4%. In sostanza i risultati del voto, se saranno
confermati dallo spoglio ufficiale della commissione elettorale
centrale, sarebbero un deja vu. Entrerebbero nel parlamento
unicamerale, che ha 240 seggi, le stesse formazioni politiche
degli scrutini precedenti, anche se con diverse percentuali,
confermando la forte frammentazione dell'Assemblea, con la
conseguente incertezza e difficoltà per la formazione di una
nuova maggioranza di governo. Numeri alla mano, sembra certo che
il Gerb di Borissov, anche se risultasse il vincitore delle
elezioni, di sicuro rimarrà nuovamente isolato in parlamento. Il
Pp o dovrebbe formare un governo di minoranza o cercare
difficili alleanze. Molto probabilmente, secondo alcuni
analisti, un governo regolare verrà formato comunque anche se
con orizzonti brevi, con la Bulgaria che resta fanalino di coda
nell'Ue per povertà e corruzione. (ANSA).
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