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Serbia: europarlamentari, preoccupa caso oppositori russi

Ma Belgrado nega ogni accusa

14 gennaio, 09:05
(ANSA) - BELGRADO, 14 GEN - Eurodeputati hanno espresso preoccupazione per un presunto caso di intercettazioni di esponenti dell'opposizione russa che sarebbe avvenuto a Belgrado lo scorso anno. A far esplodere il caso è stato il politico d'opposizione e attivista russo Vladimir Kara-Murza, che ha sostenuto che membri dell'opposizione russa sarebbero stati monitorati e intercettati dai servizi di sicurezza serbi durante un seminario organizzato a Belgrado nel maggio del 2021.

Successivamente, il ministro dell'Interno serbo Aleksandar Vulin avrebbe consegnato a Mosca le trascrizioni dei loro colloqui, ha riportato la testata serba Nova mercoledì. Simili denunce erano circolate già nel dicembre scorso. Il ministro serbo Vulin ha negato ogni accusa e ha anticipato che citerà in giudizio Kara-Murza, ha informato la televisione regionale N1.

"Sono scioccato dalla notizia delle intercettazioni di leader dell'opposizione russa a Belgrado e della loro consegna al servizio di intelligence russo", ha dichiarato mercoledì su Twitter l'eurodeputata Viola von Cramon (Verdi). La Serbia "deve scegliere se vuole davvero trasformarsi e aderire all'Unione Europea o allinearsi ulteriormente con gli autocrati di Mosca e Pechino", ha aggiunto von Cramon. "Siamo sconvolti da questa notizia inquietante. La Serbia come paese candidato alla Ue deve difendere i diritti umani" ma in questo avrebbe collaborato con "un regime autocratico nella persecuzione dell'opposizione russa", ha affermato mercoledì sempre via Twitter il Gruppo Socialisti e Democratici al Parlamento europeo. (ANSA).

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