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Polonia: Varsavia si ferma per ricordare rivolta del '44

Commemorati 200 mila caduti nel 77/o anniversario

02 agosto, 19:05
(ANSA) - VARSAVIA, 02 AGO - Un minuto di silenzio nel preciso momento in cui il primo agosto 1944 Varsavia insorgeva contro i nazisti, nella rivolta impossibile che doveva durare al massimo una settimana e invece arrivò fino a ottobre. Alle 17 la capitale polacca si è fermata nel ricordo dei combattenti dell'Armia Krajowa, l'esercito nazionale clandestino. È questa una delle pagine più controverse della storia della Seconda guerra mondiale, da alcuni ritenuta come il più alto esempio di coraggio e di sacrificio, da altri come un gesto inopportuno che lasciò dietro di sé 200 mila caduti e le macerie della città, distrutta dai combattimenti e dalla vendetta di Hitler che, pur di cancellarla, dirottò esperti ed esplosivi dal fronte orientale dove la Wehrmacht ne aveva un disperato bisogno.

L'ordine del generale Tadeusz Komorowski-Bór di scatenare l'Operazione Burza (Tempesta) vide accorrere alle barricate circa 25mila uomini e donne col bracciale biancorosso, armati con fucili e pistole nascosti nel 1939, oppure costruiti in laboratori artigianali, rubati ai tedeschi o addirittura comperati corrompendo i soldati. I sovietici erano sul lato orientale della Vistola, ma Stalin ordinò al suo esercito di fermarsi.

"Un cinico calcolo - sottolinea la storico Marco Patricelli - che sfociò nel negare ai quadrimotori angloamericani di atterrare per fare rifornimento dopo gli aviolanci di armi e materiali per gli insorti e persino facendo aprire il fuoco dalla contraerea. I velivoli pilotati da polacchi partivano dalle basi in Puglia per raid lunghi e proibitivi, con alto numero di perdite. Finché furono del tutto sospesi. Stalin vinse la sua partita politica perché fece in modo che fossero i tedeschi a neutralizzare l'AK, che era tanto antinazista quanto anticomunista. L'Armata Rossa, nei territori polacchi già liberati, aveva sistematicamente ucciso, imprigionato e fucilato i componenti dell'esercito nazionale, nel più ampio piano di sovietizzazione della Polonia".

Quando le armi taceranno, il 2 ottobre, i tedeschi che pure durante i combattimenti si erano macchiati di orrendi crimini di guerra contro la popolazione civile (150 mila vittime), riconosceranno agli insorti il ruolo di legittimi combattenti e l'onore delle armi. Uno splendido film di Jan Komasa del 2014, Miasto 44 e realizzato su immagini originali, è esemplare nel descrivere quell'epopea. (ANSA).

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