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Budapest, Ue esenti dall'embargo il greggio via oleodotto

Orban, sì a sanzioni se non minacciano sicurezza energetica

16 maggio, 18:27
(ANSA) - BRUXELLES, 16 MAG - "Se l'Unione Europea vuole introdurre un embargo sul petrolio, deve esentare il trasporto via oleodotto. Questa è la soluzione più semplice che da un lato può servire gli interessi di Bruxelles e dall'altro non mette i Paesi che ricevono il petrolio tramite oleodotti in una posizione estremamente difficile e inaccettabile". Lo ha detto il ministro degli Esteri ungherese Péter Szijjártó a margine del consiglio affari esteri a Bruxelles.

"L'Europa oggi non ha mezzi per affrontare il conflitto" in Ucraina. "Sulla carta è possibile che le sanzioni possano mettere in ginocchio la Russia, ma per quanto mi sforzi di ricordare, non mi viene in mente un blocco continentale efficace. In compenso, ho visto come chi lo ha introdotto, abbia fallito". Lo ha detto il premier ungherese, Viktor Orban, nel suo discorso di insediamento. L'Ungheria non bloccherà "le sanzioni dell'Ue purché non rappresentino un rischio per la sicurezza energetica ungherese" ha ribadito Orban, spiegando che "la guerra in Ucraina durerà a lungo e rappresenterà un rischio permanente per la sicurezza del paese".

Sempre oggi, ll governo Orban V, il quinto in assoluto e il quarto consecutivo del premier ungherese ha ottenuto la fiducia nel Parlamento. A sostenerlo 133 deputati di Fidesz (il suo partito), 27 invece i contrari. Molti deputati dell'opposizione democratica non hanno votato in segno di protesta. Dopo il voto, Orban ha prestato giuramento, mentre i deputati democratici (Dk) hanno lasciato l'aula, definendo il governo "illegale". La lista dei ministri del nuovo esecutivo contiene per metà facce nuove.

Confermati il ministro degli esteri Peter Szijjarto e la ministra della giustizia Judit Varga, fedelissimi di Orban. L'ex commissario europeo Tibor Navracsics avrà il controllo dei fondi europei. Un altro gran ritorno è Janos Lazar, già secondo uomo dei governi precedenti, ma caduto in disgrazia, perché troppo autonomo. Adesso avrà il portafoglio dell'edilizia. Nel nuovo governo Orban, continuano però a mancare diversi dicasteri come quello della sanità, della pubblica istruzione e dell'ecologia, settori in crisi. La sanità e l'istruzione saranno controllate dal ministro dell'interno, mentre arriva un ministero della cultura che si occuperà di teatro, cinema, letteratura, e università. (ANSA).

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