"Ora si apre un periodo nel quale,
a mio avviso, dobbiamo cercare di non far spegne l'attenzione,
dobbiamo portare la questione anche su tavoli nazionali,
muovendo eccezioni non risarcibili economicamente o in altro
modo, e coinvolgere soggetti che non abbiano, né prima né dopo,
eventuali interessi all'attuazione del progetto". Così all'ANSA
Gian Carlo Pozzo, l'ex Questore di Campobasso, a margine
dell'incontro svoltosi a Pizzone (Isernia) per il progetto di
Enel Green Power che prevede un ampliamento della centrale
idroelettrica del paese, sfruttando l'acqua del lago di Castel
San Vincenzo (Isernia).
Pozzo è tra coloro che si stanno battendo per la salvaguardia
del territorio delle Mainarde contro le conseguenze negative del
progetto Enel sulle biodiversità di qui luoghi oggi protette. Al
momento è tutto in stand-by, almeno per 120 giorni, poiché Enel,
con una nota, ha fatto sapere di aver richiesto la sospensione
della procedura Via al Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza
Energetica.
"Probabilmente è un tempo necessario per smontare le nostre
osservazioni - ha commentato Pozzo . Ci dovrebbero dire: il
vostro territorio è bello, c'è biodiversità, ma non c'è un altro
posto dove possiamo produrre energia. Si tratta di sconquassare
un territorio nel quale sei contravvenzionato se raccogli un
fungo, sei vai fuori sentiero o per altri comportamenti banali
perché è un'area di grande pregio per le sue biodiversità.
Adesso, pero, pare sia consentito cementificare, scavare
chilometri di gallerie e pozzi, modificare l'ecosistema del lago
di Castel San Vincenzo ecc. Analizzando il progetto, parrebbe
che ci sia una sproporzione in negativo tra l'energia che
servirà per far funzionare gli impianti e l'energia che verrà
prodotta. Qual è l'interesse superiore in nome del quale
modificare un territorio protetto da 100 anni? A questo punto
nessun comune del Pnlam può sentirsi sicuro, neppure
Pescasseroli (L'Aquila) che è il cuore del Parco".
"E' inutile sollevare eccezioni che possono essere in
qualsiasi modo ristorate per vincere la battaglia. In questa
fase dobbiamo sollevare eccezioni non risarcibili, ovvero che
riguardino le biodiversità, la storia e la cultura".
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