L'attuazione del Piano di
rientro dal disavanzo sanitario, affidata dal Consiglio dei
ministri alla Struttura commissariale del Molise al cui vertice
c'è il presidente della Regione, Donato Toma, finisce nel mirino
della Uil che in una diffida inviata ai competenti organi e
soggetti interessati, denuncia presunte irregolarità da parte
del vertice commissariale. Il riferimento è a una delibera della
Giunta regionale. Nel provvedimento, fa sapere il sindacato, è
stata costituita una struttura organizzativa di dimensione
dirigenziale, articolata al suo interno in tre unità operative,
oltre a una segreteria, idonea all'espletamento delle funzioni
di supporto tecnico-amministrativo, di raccordo con la Direzione
generale per la Salute e di ogni attività funzionale al
perseguimento delle azioni e degli interventi prioritari
assegnati all'organo commissariale.
"Il Commissario ad Acta - spiega la Uil - ha unilateralmente
individuato i funzionari regionali per l'incarico di titolarità
delle unità operative incardinate nel servizio di supporto alla
struttura commissariale". In particolare, denuncia il sindacato,
"l'istituzione del servizio dedicato alla funzione strumentale
di supporto alla struttura commissariale, per quanto atto di
macro organizzazione, è stata disposta senza alcuna preventiva
informazione e/o confronto con le Organizzazioni sindacali e le
relative strutture previste dal Ccnl". Inoltre l'attribuzione
dell'incarico dirigenziale di detto servizio "è avvenuta senza
alcuna motivazione specifica idonea a fare comprendere le
ragioni di individuazione della specifica risorsa, in violazione
del contratto collettivo nazionale di lavoro e senza alcun
riferimento ai parametri valutativi previsti dalla legge
10/2020". Infine, "l'individuazione del dirigente e dei
funzionari assegnati al servizio non è avvenuta da parte della
Regione Molise bensì, come emerge dalla lettura della
determinazione (91/2022) del direttore del 3/o dipartimento, da
parte del Commissario ad Acta che come è noto è organo
governativo che, senza alcun titolo, ha individuato i funzionari
e i dirigenti regionali a cui conferire i rispettivi incarichi,
così adottando un atto palesemente esorbitante dalle proprie
competenze previste ex lege".
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