"Siamo stanchi di assistere
alla distruzione quotidiana dei nostri diritti, anche di quelli
più semplici. Indispensabile una valutazione sulla catena di
comando". Così il sindaco di Capracotta (Isernia), Candido
Paglione, commenta la notizia comunicata dal Distretto sanitario
di base di Isernia, relativa al taglio di sei turni di Guardia
medica. "Una cosa inaudita - afferma il primo cittadino -
possiamo facilmente immaginare cosa significhi non avere la
disponibilità del medico per un ambito territoriale di
continuità assistenziale come quello di Capracotta. Stiamo
parlando del territorio montano per antonomasia del Molise e di
una evenienza che, tra l'altro, si presenta nel periodo più
difficile dell'anno, quando la percorribilità delle strade è
aggravata dalle precipitazioni nevose e dal ghiaccio. A questo
- prosegue - si deve aggiungere il fatto che Capracotta si sta
preparando per affrontare al meglio la stagione turistica
invernale che rischia però di partire con i peggiori auspici:
l'Ospedale di Agnone completamente depotenziato e una sanità
territoriale sempre più impoverita dei servizi essenziali. In
ultimo, ma non per ultimo, la considerazione che a Capracotta
esiste una casa di Riposo per anziani con 42 ospiti presenti che
hanno diritto almeno alla continuità assistenziale garantita
dall'ambito di Guardia medica presente. A questo punto -
conclude il sindaco - credo che, al di là della condivisione,
scontata, degli ordini del giorno e delle mozioni votate
all'unanimità dal Consiglio regionale, ci sia da chiedersi se
non sia arrivato il momento di fare una valutazione obiettiva
della catena di comando della sanità regionale e di prendere,
con grande serenità, gli opportuni provvedimenti. Siamo stanchi
di assistere alla distruzione quotidiana dei nostri diritti,
anche di quelli più semplici".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA