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Assonautica e Assonat: Bolkestein non è per i porti turistici

"E vanno riconosciuti adeguati indennizzi ai concessionari"

02 febbraio, 14:35
(ANSA) - GENOVA, 31 GEN - Assonautica italiana, in rappresentanza del sistema delle camere di commercio per l'economia del mare e Assonat-Confcommercio, associazione nazionale approdi e porti turistici, scendono nuovamente in campo per ribadire che la direttiva Bolkestein non è applicabile ai porti turistici e chiedono che "il governo operi una riforma organica e sistematica del settore delle concessioni demaniali marittime, con particolare riferimento alla portualità turistica". "E' necessario che il sistema normativo che dovrà regolamentare il settore portuale - sottolinea Luciano Serra, presidente di Assonat - sia disciplinato in modo diverso rispetto a quanto verrà disposto per gli altri tipi di concessione, come espressamente previsto dalla stessa direttiva Bolkestein che esclude, all'art. 2, comma 2, lett. D, dal proprio campo di applicazione, i servizi nel settore dei trasporti, ivi compresi i servizi portuali". Una normativa diversa che dovrà tenere conto nelle gare anche dell'"interesse di natura sociale, di sviluppo del territorio, non limitandosi a quelli di natura economica" aggiunge Serra. E dovranno essere riconosciuti "adeguati indennizzi" al concessionario uscente, sia per i beni materiali che immateriali. Primo passo la mappatura del demanio e delle coste italiane, poi "le giuste distinzioni tra concessioni turistico balneari e nautica da diporto e portualità - ripete il presidente di Assonautica Giovanni Acampora -. L'assenza di una distinzione a livello normativo tra concessionari avrebbe un forte impatto per le imprese del settore. Per questo stiamo monitorando gli emendamenti presentati in sede di conversione del decreto Milleproroghe e partecipando al dibattito istituzionale".

(ANSA).

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