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Concessioni demanio: Confindustria Nautica, rinvio delle nuove regole

Cecchi, incomprensibile distinzione fra porti mercantili-diporto

30 gennaio, 17:30
(ANSA) - GENOVA, 27 GEN - Al ministro per gli Affari europei Raffaele Fitto, incontrato ieri sera, i vertici di Confindustria Nautica hanno ribadito la necessità di uno slittamento tecnico dei termini di definizione delle nuove regole da applicare alle concessioni demaniali, restando nei termini della scadenza al 2024 fissata dalla Legge sulla concorrenza. "Dobbiamo dare al governo appena insediato il tempo per mettere mano al riordino della materia - spiega il presidente di Confindustria Nautica Saverio Cecchi -. In mancanza di un differimento, i sindaci saranno costretti a procedere al rinnovo delle concessioni senza una normativa nazionale e senza regole chiare, pur di non incorrere nella possibile contestazione dell'abuso di ufficio". Il nodo è che "la legge sulla concorrenza contiene alcuni errori ed è in parte inapplicabile e quindi va corretta. Inoltre, per quanto riguarda la nautica, non prevede norme specifiche applicabili alla portualità turistica" spiega una nota di Confindustria Nautica.

Intanto la mappatura delle aree disponibili rispetto a quelle date in concessione, prevista sia della norme europee che da quelle della Legge sulla concorrenza, non è ancora stata effettuata e il testo approvato dal ministro Draghi "si basa su principi fissati dal Consiglio di Stato, la cui pronuncia è oggetto di ricorso alle sezioni unite della Cassazione e quindi non è definitiva" precisa ancora Confindustria Nautica. E Cecchi sottolinea un alto punto. "Per quanto riguarda i porti turistici - dice - è impensabile che abbiano regole così diverse e in parte confliggenti con quelle adottate il 28 dicembre scorso per i porti mercantili, che dovrebbero essere invece applicate a tutti i bacini portuali". (ANSA).

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