(ANSA) - ANCONA, 08 APR - Uno strumento chiave per
incentivare l'economia locale, un alleato essenziale per
l'equilibrio del processo alimentare e di conseguenza per la
salute, un modello socio-economico del tutto nuovo. Sono le
caratteristiche della produzione Bio ma anche le finalità di
quello che sarà il Distretto Biologico unico delle Marche più
grande d'Italia e d'Europa. Con la firma del patto per il
biologico, a Palazzo Raffaello, tra il vicepresidente e
assessore all'Agricoltura Mirco Carloni e i rappresentanti
regionali di Agci, Coldiretti, Cia, Confagricoltura,
Confcooperative, Copagri, Legacoop , Uecoop, Unci e Camera di
commercio, spiega la Regione, "le Marche puntano per la prima
volta alla creazione di un unico e grande distretto del
biologico forte di numeri, progetti e obiettivi importanti". "La
Regione crede fortemente alle potenzialità di questo settore -
ha evidenzia Carloni - come traino per molti altri comparti e
cerniera di uno sviluppo sostenibile anche a livello
turistico-ambientale. Per questo oggi la firma di questo patto
sigilla la volontà - tutti insieme - di andare verso la
realizzazione di un distretto biologico e del cibo che può
diventare il più grande d'Europa, caratterizzato da un forte
brand territoriale che identifichi le Marche come regione Bio
per eccellenza, attraverso un incisivo marketing territoriale,
una promozione spinta che valorizzi il prodotto in termini di
qualità e competitività sui mercati interni ed internazionali".
"Il biologico, forte di una tradizione radicatissima nella
nostra regione, - prosegue Carloni - è un valore aggiunto
fondamentale che vogliamo inserire e far crescere in un ampio
progetto di sostenibilità che integra ambiti culturali, per
esempio con la Legge sui borghi; il Turismo con il progetto
'Albergo diffuso' ma anche gli operatori turistici, le
amministrazioni locali, le associazioni e tutti i privati che
abbiano in comune la stessa visione: rendere il brand Marche
leader del biologico in Europa e quindi Regione sinonimo di
qualità di vita . Consapevoli pertanto che un'immagine univoca e
organica è molto più 'spendibile' e credibile all'estero, oltre
a rafforzare tutto il sistema e a contrastare le debolezze".
"Apprezziamo ed appoggiamo convintamente una iniziativa
fondamentale per lo sviluppo dell'agricoltura nel nostro
territorio - dice Gino Sabatini - Camera di Commercio sarà a
fianco della Regione nel sostenere il distretto unico del
biologico delle Marche".
"E' uno strumento nuovo questo Distretto Biologico - afferma
ancora Carloni - a cui abbiamo lavorato con molto impegno in
questi mesi per mettere insieme, per la prima volta, tutte le
realtà, piccole medie e grandi, spesso scollegate fra loro, per
dare la stessa forza di penetrazione nei mercati e le stesse
opportunità a tutti. Partendo da esperienze virtuose già
consolidate, come le filiere biologiche e gli accordi
agroambientali d'area, e valorizzando iniziative più recenti,
come i biodistretti e i distretti biologici locali costituiti o
in via di costituzione, - conclude - puntiamo a costruire
insieme il futuro di una regione sempre più biologica". (ANSA).