È stato l'artigianato di servizio,
secondo il rapporto semestrale TrenMarche sull'artigianato e le
piccole imprese marchigiane, realizzato da Confartigianato e
Cna, in collaborazione con Intesa Sanpaolo e con le Università
Politecnica delle Marche e "Carlo Bo" di Urbino, a pagare il
conto più salato della crisi pandemica, con una diminuzione del
fatturato del 17,8% rispetto al 15,4% del manifatturiero e
all'11,4% delle costruzioni. Il crollo dei ricavi si è avuto in
particolare nell'abbigliamento (-28,8%), nella metallurgia
(-37,7%), nel turismo (-27,1 %) e nei servizi alla persona
(-31,1%). In controtendenza la fabbricazione di computer e
prodotti elettronici (+33,9 per cento). Crollo degli
investimenti che per le imprese marchigiane sono diminuiti del
63% rispetto al 2019. Nell'ultimo anno ben il 53% dei
marchigiani ha acquistato online mentre il valore delle vendite
al dettaglio è diminuito del 10,2%. Unico settore in
controtendenza quello del commercio elettronico, che ha
registrato un incremento del 34,7%. Cresce anche l'indice di
fiducia delle imprese manifatturiere, che tra maggio 2020 e
maggio 2021 passa da 70,1 a 104,2. Più basso l'indice di fiducia
delle imprese dei servizi, che risale da 40,4 a 98,1. Le Marche
sono ultime in Italia per la costituzione di nuove imprese, con
una flessione del 20,7% rispetto ad una media nazionale del
15,4%. In termini assoluti, nei dodici mesi della crisi
pandemica, ci sono state 2.164 iscrizioni in meno ai registri
della Camera di commercio delle Marche. "Dobbiamo avere la forza
di riorganizzarci, mettere a sistema conoscenze e opportunità,
in un territorio di eccellenze, restituire una visione al
territorio, dobbiamo creare un sistema integrato, un circolo
virtuoso, una reale condivisione. È una sfida impegnativa che ci
deve vedere tutti uniti", il commento del presidente della
Regione Marche Francesco Acquaroli. "Ora è fondamentale
sostenere la ripresa della fiducia e degli investimenti delle
nostre imprese, in primis in innovazione, ricerca,
digitalizzazione e sostenibilità ambientale", ha detto Cristina
Balbo, direttrice regionale Emilia Romagna e Marche di Intesa
Sanpaolo.
Secondo i presidenti di Cna Marche Gino Sabatini e di
Confartigianato Marche Giuseppe Mazzarella, "serve un progetto
da declinare nel territorio regionale che coinvolga Governo,
Regione, Università, associazioni di categoria, enti locali. Un
progetto che tenga conto del ruolo fondamentale delle micro e
piccole imprese nel sostegno allo sviluppo, puntando su
riqualificazione energetica, turismo, cultura, innovazione e
tecnologie digitali".
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