A pochi giorni dalla riapertura dei
luoghi della cultura, la Regione Marche ha stabilito alcune
misure di sostegno ai lavoratori e imprese dello spettacolo per
una cifra complessiva di 970 mila euro, risorse messe a
disposizione dagli assessorati alla Cultura e al Lavoro. Le
misure di sostegno decise, informa una nota, sono il frutto di
un'intesa raggiunta con Cgil, Cisl e Uil e le associazioni di
settore Assoartisti, Cam e Agis Marche. "Abbiamo lavorato in
sinergia tra assessorati per dare una risposta concreta alla
richiesta di sostegno in favore delle categorie dei lavoratori e
imprese dello spettacolo - ha commentato l'assessore alla
Cultura Giorgia Latini -. Mesi di chiusura forzata di teatri,
cinema e altri spazi pubblici per lo spettacolo dal vivo hanno
messo in ginocchio una intera categoria di lavoratori ormai allo
stremo. Con la riapertura, le attività potranno riprendere nel
rispetto di appositi protocolli anti Covid 19, ma questo non
potrà certo cancellare il danno subito in questi lunghi mesi di
inattività". Quella della Regione è "una integrazione ai
sostegni statali in corso di erogazione in queste settimane."
Il criterio è stato di destinare somme ai lavoratori marchigiani
appartenenti alle categorie oggetto dei provvedimenti di
sostegno nazionale succedutisi da marzo 2020 fino a marzo 2021,
una platea stimata di circa 1.100 lavoratori ai quali verrà
assegnato un contributo una tantum pro capite di massimo 700
euro. Le risorse messe a disposizione dalla Regione Marche
prevedono una quota di 400mila euro da parte dell'assessorato
regionale al Lavoro, provenienti da fondi Por-Fse e di 370mila
dalla Cultura attinti dal fondo vincolato Covid di cui alla
Legge regionale n. 20 del 2020. In ambito culturale ulteriori
200mila euro circa saranno resi disponibili per un prossimo
intervento che riguarderà invece le imprese dello spettacolo in
base ai codici Ateco, così da poter allargare l'intervento di
sostegno, assecondando la richiesta di sindacati e
rappresentanti di categoria a tutti gli operatori del settore
nel delicato momento della ripartenza delle attività. "Anche in
questo caso investiamo sul capitale umano con politiche attive-
ha affermato l'assessore Stefano Aguzzi - con la precisa
finalità di non disperdere un patrimonio di professionalità e
conoscenza e scongiurare il rischio di ulteriore
marginalizzazione dal mercato del lavoro". Coinvolto anche
l'Inps che si è reso disponibile alla definizione di un accordo
per la liquidazione dei contributi con l'accredito delle somme
direttamente sui conti correnti dei beneficiari.
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