Un nuovo spazio "a misura di
turista" per valorizzare una delle testimonianze più importanti
del monachesimo nelle Marche. Si tratta del "Centro di
interpretazione del patrimonio culturale immateriale dei Monaci
Camaldolesi di Fonte Avellana", allestito nell'area del
Monastero di Fonte Avellana, a Serra Sant'Abbondio (Pesaro
Urbino) e realizzato da Svem, la società di sviluppo della
Regione Marche, grazie a risorse del progetto europeo strategico
"Take it slow". "Un progetto pilota replicabile in altre aree e
realtà. Sempre con finalità turistiche e di attenzione al
patrimonio culturale. Il turismo religioso rappresenta una fetta
importante del Pil regionale, quindi valorizzare realtà come
Fonte Avellana, il Santuario della Madonna dell'Ambro o il
Cammino Francescano, per citarne alcune, è un obiettivo che la
Svem, insieme con la Regione Marche, perseguirà", commenta il
presidente Svem Andrea Santori. Frutto di un anno di lavoro con
il supporto della Congregazione dei Monaci Camaldolesi di Fonte
Avellana, il Centro offre al visitatore, attraverso pannelli
descrittivi e supporti multimediali, una narrazione emozionale
ed immersiva, accompagnandolo alla scoperta della millenaria
storia di questi luoghi. La prima sala introduce il visitatore
al Monastero e al suo patrimonio architettonico, culturale e
naturale, citato da Dante Alighieri nella Divina Commedia. Un
approfondimento è dedicato alla dimensione etica dell'Appennino.
Il percorso prosegue con un focus sulla storia degli Ordini
Monastici Avellanita e Camaldolese, eredi di una tradizione che
dal X secolo si è posta in rapporto creativo con l'ambiente
agricolo e forestale. Un approfondimento è dedicato a
"Scriptorium, Codici e Pergamene a Fonte Avellana". Il viaggio
si conclude con il Codice Forestale Camaldolese, che racchiude
oltre 850 anni di conoscenze e consuetudini sulla gestione
agricola e forestale sostenibile operata dai Monaci Camaldolesi
e Avellaniti. Il Codice, tramandato nei secoli, testimonia la
dimensione etica del rapporto uomo-ambiente in una piena
sintonia di identificazione dei monaci con gli alberi. Un
messaggio di forte attualità, nello scenario di drammatiche
crisi ambientali che stiamo vivendo.
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