Una nuova produzione di Le Comte
Ory inaugura la sera del 9 agosto alla Vitrifrigo Arena di
Pesaro, riaperta al pubblico e senza limitazioni, la 43/a
edizione del Rossini Opera Festival. La regia, le scene e i
costumi sono di Hugo De Ana, che torna a Pesaro 30 anni dopo
avere firmato nel 1992 uno storico e visionario allestimento di
Semiramide. Per Ory, opera in in due atti rappresentata per la
prima volta a Parigi nel 1828, De Ana si è ispirato alla fonte
originale, un vaudeville di Scribe e Delestre-Poirson
(successivamente autori del libretto per Rossini), basato una
una ballata popolare, e annuncia una messa in scena divertente e
colorata, un gioco degli equivoci e di travestimenti tra sacro e
profano. Luci di Valerio Alfieri. Lo spettacolo è coprodotto con
il Teatro Comunale di Bologna. Diego Matheuz dirige l'Orchestra
Sinfonica Nazionale della Rai e il Coro del Teatro Ventidio
Basso (preparato da Giovanni Farina).
Nel ruolo del titolo, uno dei più impervi del repertorio
rossiniano, Juan Diego Flórez (da quest'anno anche direttore
artistico del festival) riprende uno dei suoi cavalli di
battaglia, affiancato da Julie Fuchs, Nahuel Di Pierro, Maria
Kataeva, Andrzej Filonczyk, Monica Bacelli e Anna-Doris
Capitelli. Il festival prosegue il 10 agosto con la ripresa
della Gazzetta nel fortunato allestimento di Marco Carniti, che
riscosse gran successo al Rof 2015 al Teatro Rossini e l'11
agosto con una nuova produzione di Otello alla Vitrifrigo Arena.
In cartellone anche Il viaggio a Reims dell'Accademia Rossiniana
"Alberto Zedda", quattro Concerti lirico-sinfonici, due Concerti
di Belcanto, il ritorno di Rossinimania e il Gala celebrativo
per i 40 anni di Pier Luigi Pizzi al Rof, che chiude il festival
il 21 agosto.
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