Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Omofobia: preside scuola, carriera alias è questione di civiltà

Omofobia: preside scuola, carriera alias è questione di civiltà

Da noi attiva da 8 mesi, benessere studenti è nostro dovere

ANCONA, 17 maggio 2022, 20:54

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

   "Aderire al progetto 'Carriera alias', per favorire la transizione di genere di studenti e studentesse che ne sentano la necessità, è una questione di civiltà": a dirlo, nella Giornata Internazionale contro l'Omofobia, è Francesco Maria Orsolini, dirigente scolastico del liceo artistico "Edgardo Mannucci" di Ancona, Jesi e Fabriano che da quest'anno ha introdotto, appunto, il "registro" dei nomi elettivi, quelli cioè con cui i ragazzi vogliono essere identificati per vedere riconosciuta la propria identità di genere, che non corrisponde a quella indicata all'anagrafe. "Ce lo hanno chiesto alcuni studenti e studentesse con le loro rispettive famiglie - racconta il dirigente -. Nell'ottobre scorso, dopo essermi confrontato anche con altri colleghi che lo avevano già adottato, il collegio dei docenti e il consiglio di istituto hanno deliberato all'unanimità che il nostro liceo dovesse andare in questa direzione". "Dopo otto mesi - aggiunge Orsolini - possiamo dire che il progetto ha già avuto positivi riscontri. In un caso abbiamo avuto il riscontro diretto di uno studente che, dopo aver avviato il percorso che lo ha portato al cambio di nome in aula, racconta assieme ai suoi genitori di aver trovato una nuova serenità". Il nome elettivo che lo studente o la studentessa scelgono viene utilizzato solo per le comunicazioni interne all'istituto, tutti gli atti amministrativi, compreso il diploma, continuano a riportare le generalità registrate all'anagrafe. "Favorire il benessere degli studenti credo che sia un dovere di ogni scuola" aggiunge Orsolini. I problemi più intimi di questi studenti non svaniscono con il cambio di nome in classe, ma "la scuola può essere di aiuto al processo di cambiamento, favorendo rapporti interpersonali improntati alla correttezza ed al reciproco rispetto delle libertà e dell'inviolabilità della persona".
    "Neun caso di discriminazione o bullismo è stato registrato nei tre istituti, le ragazze e i ragazzi hanno dato prova di grande maturità", conclude Orsolini.
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

Guarda anche

O utilizza