Posizioni ancora distanti fra
Elica e sindacati in merito alla vertenza partita lo scorso 31
marzo con la presentazione di un piano di riorganizzazione a
base di esuberi e delocalizzazioni. Ma secondo fonti sindacali
timidi segnali per ulteriori passi in avanti si sarebbero
comunque registrati durante l'incontro odierno del tavolo di
crisi al ministero dello Sviluppo economico a Roma. La riunione,
cominciata nel pomeriggio, è ancora in corso. Presenti al tavolo
la viceministra con delega alle crisi industriali Alessandra
Todde, l'ad di Elica Giulio Cocci, i rappresentanti dei
sindacati di categoria e della Regione Marche. La posta in gioco
è la salvaguardia dei posti di lavoro messi in discussione da
Elica con il piano strategico 2021-2023 che prevede 409 esuberi
su 560 dipendenti complessivi del settore Cooking nel
comprensorio fabrianese, delocalizzazioni del 70% di produzioni
dall'Italia verso la Polonia e la chiusura dello stabilimento
produttivo di Cerreto D'Esi. Contenuti, comunque, "congelati" a
seguito dell'inizio della trattativa sindacale che, ha portato
al 'salvataggio' di circa 145 posti di lavoro grazie al rientro
delle produzioni di alta gamma dalla Polonia al sito di Mergo.
Il tavolo ministeriale è stato caratterizzato anche da
sospensioni per colloqui separati e poi riunioni in plenaria.
Dalle fonti sindacali è filtrato che ci si attendeva di più, ma
la trattativa non si è interrotta.
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