Riattivazione della
linea ferroviaria Fabriano-Pergola a partire dal prossimo mese
di settembre per fini turistici, con treno in partenza da
Ancona. "Una linea colpevolmente dismessa riprende vita e sarà
funzionale alle Marche interconnesse e intermodali", il commento
dell'assessore alle Infrastrutture Francesco Baldelli. A cui fa
eco il sindaco di Fabriano, Gabriele Santarelli: "Dalla Regione
Marche fatto in 10 mesi quello che in passato era dichiarato
impossibile".
Per riattivare la linea, Fondazione Fs ha già attuato un
investimento da 1 milione di euro, anche se l'intervento più
consistente, pari a circa 10 milioni, sarà realizzato il
prossimo inverno. Nel 2021 il treno effettuerà tre viaggi tra
settembre e ottobre, partenza da Ancona, con fermate intermedie
che consentiranno di far scoprire ai turisti i borghi,
Sassoferrato, la miniera-museo di Cabernardi e i Bronzi Dorati
di Pergola. Dopo questi viaggi la linea sarà interessata da
ulteriori importanti lavori di ammodernamento. "L'itinerario che
meglio rappresenta la nostra visione è quello che parte da
Ascoli e risale le Marche lungo la costa, da San Benedetto del
Tronto a Civitanova Marche, e da qui, grazie agli investimenti
per la sua elettrificazione, arrivare veloci fino a Fabriano,
uno snodo importante per raggiungere Roma o proseguire verso
Pergola e poi, in prospettiva, collegarsi agli altri centri
della dorsale adriatica", conclude Baldelli. Soddisfatto il
sindaco Santarelli. "L'obiettivo è quello di arrivare a
realizzare quello di cui parliamo dall'ormai lontano 2014: la
ferrovia Subappenninica che dovrà unire Fano a Civitanova, con
un percorso a ferro di cavallo unendo un territorio con notevoli
rilevanze culturali, artistiche, imprenditoriali, nonché 3 città
universitarie: Urbino, Camerino e Macerata. In quest'ottica
Fabriano rappresenta lo snodo principale consentendo alle aree
interne di potersi collegare alla Falconara-Orte. Le nuove
tecnologie che annoverano i treni a idrogeno rappresentano una
opportunità di sviluppo che per troppo tempo è stata ignorata,
se non addirittura avversata".
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