"Sostegno e piena adesione della
Regione Marche alla manifestazione di Coldiretti sul tema del
contenimento e controllo faunistico con particolare riferimento
al cinghiale". Con queste parole il vicepresidente e assessore
all'Agricoltura e alla Caccia Mirco Carloni è intervenuto questa
mattina al flash mob di Coldiretti Marche #stopcinghiali che si
è svolto di fronte a Palazzo Raffello ad Ancona. Carloni ha
rivendicato l'approccio "non ideologico e non ipocrita, ma
oggettivo e concreto per gestire la questione" adottato
immediatamente dalla Giunta. "Gli agricoltori non possono essere
lasciati soli - ha insistito -. Siamo stati quindi la prima
Regione in Italia a sottoscrivere ed adottare un protocollo con
Prefetture, Polizie provinciali, Ambiti territoriali di caccia,
Anci (Comuni), associazioni agricole e venatorie, per
riequilibrare e contenere la popolazione di questi animali. La
presenza dei cinghiali, nelle Marche, ha creato una vera e
propria emergenza, specie nelle aree pubbliche destinate a verde
attrezzato, dove solitamente giocano i bambini e sulle spiagge.
A questi si sommano i danni alle attività agricole per circa un
milione di euro l'anno e i numerosi incidenti stradali che, con
una frequenza ormai consolidata, mettono a rischio l'incolumità
degli automobilisti e dei motociclisti. Nel 2020 sono stati 665
gli incidenti causati dalla fauna selvatica. Infine, ma non meno
importante soprattutto in periodo di pandemia - ha insistito, ci
sono possibili risvolti di carattere sanitario legati
all'eventuale ingresso sul territorio nazionale della peste
suina. Vigileremo sull'operato di tutti, a partire dagli ATC.
Siamo inoltre convinti che occorra a livello nazionale da parte
dei Ministeri competenti una modifica della Legge 157 per
adeguare l'elenco dei soggetti che possono concorrere agli
interventi di contenimento e controllo sulla scia dei più
recenti orientamenti della Corte Costituzionale", in particolare
per le incertezze create dalla riforma Delrio. "Quel che è certo
- ha concluso il vicepresidente - è che non possiamo più
consentire che persone muoiano sulla strada per la presenza di
ungulati".
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