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Archeologia: scavi a Fano confermano Tempio della Fortuna

Archeologia

Archeologia: scavi a Fano confermano Tempio della Fortuna

Individuato muro esterno speculare a criptoportico

FANO, 27 aprile 2021, 17:32

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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I saggi archeologici compiuti nell'area dell'ex maglificio Icomas nel centro storico di Fano (Pesaro Urbino) hanno confermato l'esistenza dell'antico Tempio della Fortuna, il cui primo imponente muro cui si addossano dei setti radiali a costituire un cripto-portico fu rinvenuto nel 1840 nel complesso di Sant'Agostino, attiguo alla fabbrica di maglieria. Lo hanno reso noto oggi il sindaco di Fano Massimo Seri, la soprintendente delle Marche Marta Mazza insieme alle funzionarie della Soprintendenza Archeologica Belle Arti e Paesaggio Maria Raffaella Ciuccarelli e Simona Guida.
    Nell'antica filanda, acquistata dal Comune di Fano di recente per circa 700mila euro dopo una trattativa ventennale con il privato, qualche anno fa furono scoperti dei resti di un teatro romano risalente al II secolo d.C., poi sistemati per consentire una preliminare fruizione pubblica. Adesso grazie ad un investimento di circa 70mila euro sono stati eseguiti ulteriori scavi che hanno rivelato l'importante scoperta. "Gli scavi appena condotti - hanno rilevato i vertici della Soprintendenza marchigiana - hanno consentito di mettere in luce il muro esterno speculare del cripto-portico, sul lato sinistro, realizzato secondo la stessa tecnica delle strutture conservate sotto Sant'Agostino, con la tecnica dell'opus vittatum che prevede un nucleo cementizio rivestito di blocchetti di pietra.
    Dal punto di vista scientifico - hanno concluso - si aprono opportunità di studio e di approfondimento per mettere in rapporto l'area in cui insistono i resti del teatro romano con quelli di Sant'Agostino". Questi ultimi sono indicati da molti studiosi di archeologia come probabile luogo di costruzione della celebre basilica di Vitruvio.
   

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