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Passaggi Festival, ripensare orario coprifuoco

Passaggi Festival, ripensare orario coprifuoco

'Conciliare tutela della salute con ritorno alla vita culturale'

FANO (PESARO URBINO), 23 aprile 2021, 12:30

Redazione ANSA

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Passaggi Festival della Saggistica, in programma dal 18 al 25 giugno a Fano chiede al governo di "ripensare da subito agli orari del coprifuoco estivo". In una lettera al presidente del Consiglio Draghi, al ministro della Cultura Franceschini, a quello della Salute Speranza, agli amministratori della Regione Marche e a quelli del Comune, gli organizzatori del festival chiariscono che "apprezzano lo sforzo del governo di arginare il virus e che non è in discussione la pericolosità del covid, la necessità di tutelarsi o l'urgenza di vaccinarsi". Il "dubbio" su cui Passaggi invita "alla riflessione è l'effettivo bisogno di applicare il coprifuoco in estate". "Sappiamo che tutte le ricerche internazionali scientifiche - scrivono i promotori - indicano che il contagio all'aperto è un pericolo remoto: lo 0,1%, un caso su mille insomma. Perché, allora, costringere gli italiani a serrarsi in casa durante le calde ore estive notturne?". Il coprifuoco, "che sia alle 22 o alle 23 - argomentano -, impedisce di fatto l'organizzazione degli eventi culturali all'aperto che, in estate, sono ovviamente collocati in orari serali". Atttività "dove si entra con la prenotazione, si indossa la mascherina, si sta seduti e distanziati, non ci sono assembramenti, le file di ingresso sono contingentate e controllate da personale preparato e formato. Perché mai non potremmo organizzare la presentazione di un libro in una piazza alle 11 di sera o a mezzanotte? Quale pericolo rappresentiamo per la salute pubblica?". Il ministro Franceschini "aveva lasciato ben sperare con i mille posti all'aperto per fare attività culturali, ma come è possibile pensare di organizzare eventi all'aperto in estate col coprifuoco alle 22?". La priorità per gli organizzatori del festival resta la sicurezza e la tutela della salute pubblica: "Si prevedano pure controlli, si pretenda da chi, come noi, organizza eventi culturali il massimo rigore e la massima attenzione". Ma "si trovi il modo per non chiudere il Paese, per non soffocare l'economia, per non uccidere la cultura e il modello italiano e mediterraneo di fruizione culturale negli spazi aperti" conclude l'appello di Passaggi.
   

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