Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La 'napalm girl' di Ut torna a dire no a ogni guerra

La 'napalm girl' di Ut torna a dire no a ogni guerra

61 scatti del premio Pulitzer Palazzo Lombardia fino al 31/5

MILANO, 05 maggio 2022, 16:24

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

Sessantuno fotografie del fotoreporter dell'Associated Press Nick Ut saranno in mostra a Palazzo Lombardia dal 6 al 31 maggio. L'esposizione dal titolo 'From Hell to Hollywood' ripercorre la carriera di Ut a cinquant'anni dallo scatto che gli valse il Premio Pulitzer nel 1973, 'Napalm girl', simbolo della guerra in Vietnam.
    "Ero sulla 'Route 1' alle 8 del mattino - ha ricordato Ut - ho visto tante bombe sganciate vicino al tempio dove si trovava Kim. Un elicottero ha sganciato due bombe su una pagoda. E subito dopo quelle al napalm. Ho pensato che non ci fossero sopravvissuti, poi ho visto tante persone uscire dal fumo nero: anziani, donne, bambini. E Kim che correva". La stessa Kim appare in diverse delle immagini in mostra a Milano, scattate sia ai tempi del conflitto, sia in una fase successiva della sua vita, quando il fotoreporter la incontrò di nuovo ormai adulta.
    "Non so bene come io sia sopravvissuta e come io sia qui. - ha spiegato oggi Kim Phuc - La mia storia è cominciata con un bombardamento e una foto. Io sono solo uno di quei bambini che hanno sofferto e soffrono nelle guerre. Un'icona. Come la mia foto. Sono diventata un simbolo della guerra a seguito di quello scatto. È cominciata così la mia vita di testimonianza. La prima volta che ho visto la mia foto, con me nuda, sono rimasta scioccata. Mi sono sentita così in imbarazzo, così vulnerabile.
    In seguito ho affrontato tanto dolore, traumi, incubi. L'arte della vita è vivere con amore, speranza e perdono perché solo questo può davvero cambiare il mondo".
    "In questi giorni più che mai - ha sottolineato il curatore Ly Thi Thanh Thao - questa mostra è importante per ricordare all'umanità la tragedia della guerra. La foto di Kim Phuc torna, a distanza di 50 anni, ad agitare le nostre coscienze. Spero dunque che 'From Hell to Hollywood' possa rappresentare un contributo concreto di Regione Lombardia alla voce universale che oggi chiede insistentemente di far cessare la guerra in Ucraina".
    A cinquant'anni di distanza, ha aggiunto il presidente della Regione Attilio Fontana, "udiamo ancora l'urlo straziante e disperato di quella bambina, divenuta simbolo dell'orrore della violenza". Per Fontana, "oggi più che mai abbiamo il dovere di aprire gli occhi di fronte a quel grido di dolore, condannando ogni forma di conflitto e adoperandoci, ogni giorno, per la pace".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza