Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

La Cassazione: 'Non costringere i bimbi a vedere i nonni'

La Cassazione: 'Non costringere i bimbi a vedere i nonni'

Il Tribunale di Milano aveva disposto incontri con un educatore

ROMA, 31 gennaio 2023, 16:00

Redazione ANSA

ANSACheck

© ANSA/ANSA/ALESSANDRO DI MEO

© ANSA/ANSA/ALESSANDRO DI MEO
© ANSA/ANSA/ALESSANDRO DI MEO

Il diritto dei nonni a frequentare i nipoti minorenni non può prevalere sull'interesse degli stessi bambini che manifestano contrarietà a tale relazione e non possono essere costretti, da provvedimenti del giudice, a frequentare gli 'ascendenti' in base alla considerazione che non ne trarrebbero comunque "un pregiudizio". Lo sottolinea la Cassazione che avverte: non ci può essere alcuna "imposizione 'manu militari' di una relazione sgradita e non voluta" soprattutto se si tratta di ragazzini capaci "di discernimento" o che abbiano compiuto 12 anni. E' stato così accolto il ricorso dei genitori di due bimbi costretti a vedere nonni.
    Ad avviso della Cassazione - che ha affrontato il caso di una famiglia con rapporti molto difficili tra i genitori di due bimbi e i nonni e lo zio paterni che si erano rivolti alla magistratura per vedere i nipotini - "il compito del giudice non è quello di individuare quale dei parenti debba imporsi sull'altro nella situazione di conflitto, ma di stabilire, rivolgendo la propria attenzione al superiore interesse del minore, se i rapporti non armonici (o addirittura conflittuali) fra gli adulti facenti parte della comunità parentale si possano comporre e come ciò debba avvenire". Nella vicenda valutata dalla Suprema Corte, gli stessi servizi sociali - hanno fatto presente i genitori nel reclamo agli 'ermellini' - avevano constatato "l'impossibilità di provvedere alla mediazione perché il conflitto risultava irrisolvibile". In primo grado il Tribunale di Milano aveva disposto gli incontri tra i nonni e lo zio paterni alla presenza di un educatore e aveva stabilito che i rapporti potessero procedere "in forma libera" quando la nonna "avesse provato di essersi fatta assistere da uno psichiatra dando continuità alle cure". La signora infatti era molto aggressiva verso i genitori dei piccoli, cosa che evidentemente veniva percepita dai nipotini. Poi la Corte di Appello di Milano, aveva ritenuto "che non fosse utile" mantenere la prescrizione alla nonna "di rivolgersi allo psichiatra" dal momento che la donna non aveva "coscienza della propria condizione di disagio psichico".
   

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza